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Il ristorante St. Hubertus (3 stelle Michelin) chiude, ma per il rinnovo dell’hotel Rosa Alpina. La parola allo chef Norbert Niederkofler

Norbert Niederkofler - foto Alex Moling

A fine marzo 2023 il lussuoso Relais & Châteaux Rosa Alpina chiuderà, per riaprire nel 2024. Motivo? La totale ristrutturazione dell’intera complesso che renderà l’albergo 5 stelle di San Cassiano in Alta Badia ancor più esclusivo.

Ovviamente si fermerà anche l’attività del celeberrimo ristorante St. Hubertus, guidato dallo chef Norbert Niederkofler e premiato con 3 stelle dalla guida Michelin.

Così come si prenderà una pausa l’altro locale del Rosa Alpina, il Wine Bar & Grill, la cui pizzeria condotta dal pizzaiolo bellunese Denis Lovatel ha ottenuto dal Gambero Rosso la valutazione di 3 Spicchi, il massimo dei voti.

L’intera struttura – gestita da tre generazioni dalla famiglia Pizzinini, che resterà alla sua guida anche con l’affiancamento del gruppo Aman – sarà infatti al centro di una nuova progettualità globale, prevista da tempo.

Il futuro di “Cook the Mountain” e di Niederkofler

Riguardo al futuro del ristorante St.Hubertus, lo chef Norbert Niederkofler – la cui storia da ben 30 anni si intreccia con quella del Rosa Alpina – spiega:

“Questo progetto era in cantiere da mesi. Appoggio completamente la scelta di rivedere il concetto alla base della struttura e della cucina e, in quest’ottica, metto a disposizione la mia esperienza. In merito alle Stelle Michelin sarà solamente questa a definire le future possibili assegnazioni. Da parte mia, posso garantire che farò tutto il possibile per confermarle”.


“Appoggio completamente la scelta di rivedere il concetto alla base della struttura e della cucina e, in quest’ottica, metto a disposizione la mia esperienza.”

— Norbert Niederkofler

“Con la proprietà – continua lo chef altoatesino – non abbiamo ancora definito quale concetto affrontare per una possibile riapertura del St. Hubertus. Pertanto, da fine marzo mi concentrerò nel portare avanti i
progetti che da anni sto seguendo con la società Mo-Food, di cui sono co-proprietario insieme a Paolo Ferretti. Tra questi, continuerò a sostenere la filosofia di “Cook the Mountain”, innanzitutto con lo sviluppo di AlpiNN Food Space & Restaurant a Plan de Corones.

Inoltre, continuerò a favorire la formazione dei giovani, anche mediante il percorso triennale di Scienze Enogastronomiche di Montagna con la Libera Università di Bolzano, con il progetto che stiamo sviluppando con il ristorante Horto a Milano e attraverso nuove iniziative legate all’idea gastronomica sostenibile di CARE’s: in Regione, fuori Regione e fuori dall’Italia, delle quali per ora sono costretto a mantenere la riservatezza”.


“Da fine marzo mi concentrerò nel portare avanti i
progetti che da anni sto seguendo con la società Mo-Food, di cui sono co-proprietario insieme a Paolo Ferretti.

— Norbert Niederkofler

Norbert Niederkofler con Paolo Ferretti alla conferenza stampa Care’s On Tour 2022 all’Aman Venice

La storia dello chef Norbert Niederkofler e i progetti attuali

Lo chef altoatesino Norbert Niederkofler è nato a Lutago, in Valle Aurina, ed è cresciuto nel cuore delle Dolomiti, dove ha imparato a conoscere la natura in relazione ai ritmi scanditi delle stagioni.

Nel 1994 inizia il suo percorso presso l‘Hotel Rosa Alpina di San Cassiano in Badia trasformando quella che al tempo era una pizzeria in un ristorante più raffinato, ispirato alla cucina italo-austriaca. Apre così il St. Hubertus presso Hotel Rosa Alpina, con il quale nel 2000 riesce ad ottenere la prima Stella Michelin e nel 2007 la seconda.

Da questo momento in poi inizia ad abbracciare quei principi di cucina etica che investono nella creazione di legami umani su più livelli: dai produttori, al territorio, agli ospiti.

In parallelo inizia il suo impegno nella diffusione di progetti di impatto sociale ponendosi come promotore di una cultura etica del cibo. Nel 2015 fonda così insieme a Paolo Ferretti Mo-Food, società con cui inizia a gestire diversi progetti.

Nel 2016 danno forma a CARE’s The ethical Chef Days, evento internazionale incentrato sulla sostenibilità. Un anno dopo, conquista la terza Stella Michelin.

È una conseguenza spontanea per lo chef l’apertura a dicembre 2018 di AlpiNN Food Space & Restaurant, la “casa di Cook the Mountain”, sulla cima di Plan de Corones, a fianco all’innovativo museo della fotografia Lumen.

È, inoltre, Consultant chef di Aman Venice per “Cook the Lagoon”, l’adattamento della sua filosofia al territorio lagunare.

Nel giugno 2019 Niederkofler entra a far parte, con il ristorante St. Hubertus, della classifica “The World‘s 50 best Restaurants 51- 120” al 54° posto. Nel 2022 entra nei “The World‘s 50 best Restaurants” al 29esimo posto.

Il suo agire etico, in cucina e oltre, lo porta nel 2020 a guadagnarsi la Stella Verde, assegnata dalla guida Michelin ai locali che si distinguono per l’attenzione alla sostenibilità.

Nell’ottobre 2020 pubblica il libro “Cook the Mountain”. Con Mo-Food è, inoltre, alla direzione strategica e operativa di Horto, il nuovo ristorante sostenibile a Milano che rientra nel progetto di riqualificazione “The Medelan”.

Foto di copertina: credits Alex Moling

Norbert Niederkofler spiega il concetto di Cook the Mountain

In questa video intervista a cura di Dolomiti Review, lo chef Norbert Niederkofler spiega in modo approfondito il percorso che lo ha portato a ideare il progetto Cook the Mountain: