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Scoprire le eccellenze enogastronomiche del territorio: gli eventi autunnali da non perdere in Dolomiti Paganella (Trentino)

L’autunno è una stagione magica, perfetta per le gite slow, alla scoperta dei sapori e delle tradizioni che il territorio può offrire. Tra fine ottobre e inizio novembre in Trentino, e in particolare nel territorio di Dolomiti Paganella, si susseguono tanti eventi enogastronomici e culturali dedicati alle eccellenze locali.

Il ponte del primo novembre può diventare così l’occasione ideale per programmare un giro sull’Altopiano della Paganella, lasciandosi guidare dai ritmi lenti della natura e dai piaceri della tavola.

Dalla Sagra della Ciuiga (dal 3 al 5 novembre 2023) a San Lorenzo Dorsino agli Incontri Rotaliani (il 5 e il 6 novembre 2023) sulla Piana Rotaliana, dedicati alle eccellenze del vino, le degustazioni proseguono poi tra funghi, mele, birra artigianale e grappe tipiche.

Sono molti gli appuntamenti organizzati tra storiche cantine, distillerie, birrifici, meleti e alcuni dei borghi più belli d’Italia. Ecco, elencate di seguito, tutte le esperienze enogastronomiche autunnali da non perdere in quest’angolo del Trentino.

La Sagra della Ciuìga, in uno dei borghi più belli d’Italia

A San Lorenzo Dorsino, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, il 3, 4 e 5 novembre è il momento della Sagra della Ciuìga, una tre giorni di musica, folklore, rievocazioni storiche, visite guidate, attività per bambini, bancarelle di specialità enogastronomiche locali e, soprattutto, degustazioni della Ciuìga, un insaccato a base di carne di maiale e rape bianche, dal retrogusto pungente e dall’aroma inconfondibile.

Nate per riutilizzare le parti meno pregiate del suino, le Ciughe del Banale sono oggi un prodotto presidio Slow Food. Lo abbiamo assaggiato durante un soggiorno nelle Valli di Comano e merita di essere conosciuto!

Vini di montagna protagonisti degli Incontri Rotaliani

Sulla Piana Rotaliana Königsberg, il 5 e il 6 novembre, si terrà la terza edizione di Incontri Rotaliani, un evento a cadenza biennale nato per valorizzare la Piana Rotaliana come zona produttrice di vini d’eccellenza, a partire dal celebre rosso Teroldego Rotaliano DOC. L’iniziativa, nel territorio ai piedi delle Dolomiti di Brenta, promuove inoltre il confronto e il dialogo tra le oltre cinquanta cantine della zona e altre rinomate regioni vinicole italiane e straniere. In particolare, l’edizione 2023 darà risalto alle eccellenze dell’Etna, esplorando differenze e similitudini tra viticolture e territori di montagna dal nord al sud d’Italia. L’appuntamento per il 2023 è il 5 e il 6 novembre, quando i comuni di Mezzolombardo, Mezzocorona e San Michele all’Adige consentiranno a tutti gli appassionati di conoscere le due culture vitivinicole attraverso incontri, degustazioni, discussioni, wine talks, convegni, masterclass e walk around tasting.

Nelle distillerie della Piana Rotaliana, degustazioni di grappe tipiche

Restiamo sulla Piana Rotaliana Königsberg, perché se la ricca produzione vitivinicola è il suo fiore all’occhiello, ci sono altre attrattive degne di nota. Per esempio le numerose distillerie che propongono le grappe tipiche del territorio trentino. Questo prodotto raffinato e di qualità superiore, ottenuto grazie alla sapienza dei mastri distillatori, alla lavorazione costante e alle ricche e pregiate vinacce, si può apprezzare al meglio attraverso visite guidate e degustazioni tra cultura e tradizioni.

Tra le realtà locali che offrono queste esperienze ci sono Distilleria Bertagnolli, attiva dal 1870; Villa de Varda, giunta oggi alla quinta generazione; Distillerie Trentine, nata nel 1864; e l’Azienda Agricola Zeni Roberto, fondata nel 1882. 

Le birre artigianali a chilometro zero

E non finisce qui. Perché tra un calice di vino e un bicchierino di grappa, nella Piana Rotaliana Königsberg gli appassionati di luppolo potranno scoprire anche tre meritevoli birrifici artigianali, capaci di essersi fatti strada in un territorio storicamente vocato alla viticoltura.

Birra del Bosco e Nerobrigante, infatti, attraverso una serie di sperimentazioni e un forte legame con la tradizione, concepiscono birre di filiera e a km 0, ognuna con la sua storia e le sue peculiarità, ma tutte con un ingrediente in comune: l’amore per il territorio e per l’acqua di sorgente. Da Birra del Bosco, inoltre, si potrà toccare con mano il processo produttivo e conoscere i segreti della birrificazione attraverso l’esperienza di due ore “Mastri Birrai”, disponibile tutti i giovedì e venerdì.

Andare a funghi nel bosco o gustarli nel piatto

Nel cuore di Dolomiti Paganella, tra i boschi del Parco Naturale Adamello Brenta e sui sentieri verso l’Altopiano di Pradel e Selvapiana o sul monte Fausior, la raccolta autunnale dei funghi è un’esperienza da vivere. Porcini, prataioli, mazze di tamburo e gallinacci possono essere scovati tra le foglie scricchiolanti sui prati, per poi arricchire gustosi risotti, accompagnare secondi di carne o guarnire un piatto di polenta locale. Prima di cimentarvi nella raccolta, però, munitevi dell’apposito permesso.

Chi vorrà andare a funghi nella zona Dolomiti Paganella può acquisire un permesso presso gli uffici A.P.T., tramite Geoticket o bollettino postale intestato al Comune di riferimento e specificando il periodo di validità per la raccolta funghi; a quel punto, l’avventura avrà inizio, sempre con buonsenso e rispetto delle regole.

Mele, il frutto di stagione è il simbolo del Trentino

Difficile parlare di prodotti simbolo del Trentino senza citare le mele, soprattutto in autunno, che è la stagione di raccolta di questo frutto. Golden e Red Delicious, Fuji, Morgenduft e Braeburn, passando per Granny Smith e Gala: frutti che, se coltivati seguendo precise linee guide della Produzione Integrata, possono fregiarsi del marchio IGP “Mele del Trentino”. Sul territorio è possibile conoscerle nel dettaglio da La Melavispa, da Maso del Gusto e Apple Blood Cider, che propongono prodotti che contribuiranno a rendere quello in Dolomiti Paganella un viaggio del gusto ricco di soddisfazioni.

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