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Rifugio Venezia – Alba Maria De Luca: presidio alpino ai piedi del Pelmo

Rifugio Venezia

Il Rifugio Venezia si trova a 1947 metri di altitudine, ai piedi (letteralmente) del Pelmo. Si trova nel comune di Vodo di Cadore e appartiene al CAI di Venezia.

Questo presidio alpino è intitolato ad Alba Maria De Luca: uno dei pochi casi in cui un rifugio porta il nome di una donna. Continuando a leggere questo articolo potrete scoprirne la storia.

Il Rifugio Venezia è aperto solo in estate ed è la base per gli alpinisti che si preparano ad affrontare la via normale per la cima del monte Pelmo. Ma è anche il punto di appoggio per gli escursionisti che percorrono il giro del Pelmo e si trova lungo il percorso dell’Alta Via numero 1 delle Dolomiti e l’Alta Via numero 3.

Rifugio Venezia: come arrivare

Per arrivare al Rifugio Venezia si può scegliere tra diversi punti di partenza.

Le vie d’accesso principali partono dal Passo Staulanza, dalla Val di Zoldo (Brusadaz o Palafavera), da Zoppè di Cadore, da Vodo di Cadore, da San Vito di Cadore, da Borca di Cadore (Malga Ciauta).

Storia del Rifugio Venezia

Il Rifugio Venezia è uno dei più antichi delle Dolomiti, e il primo ad essere realizzato all’interno del territorio italiano sulle Dolomiti. Il rifugio Nuvolau, ad esempio, pur essendo il più antico delle Dolomiti Ampezzane ricadeva all’epoca nel territorio dell’impero austroungarico.

Perché si chiama Rifugio Venezia?

Come si può intuire, il Rifugio Venezia fa riferimento al CAI di Venezia: fu proprio la sezione di Venezia del Club Alpino Italiano a edificarlo. L’inaugurazione è datata 11 settembre 1892 (la costruzione richiese 2 mesi di fatiche, in un ambiente ostile per i mezzi dell’epoca). Il legame tra Pelmo e Venezia non si esaurisce qui: storicamente, il Pelmo era il punto di riferimento per l’ingresso delle navi nei porti di Venezia.

Chi era Alba Maria de Luca?

Alba Maria de Luca, a cui è dedicato il Rifugio Venezia, era la figlia di Mario Vittore De Luca, noto avvocato di Borca di Cadore. Il 16 Agosto del 1947 morì tragicamente mentre scalava la via normale Innerkofler-Eotvos sulla Croda da Lago, tra le Dolomiti Ampezzane.

Periodo di apertura: indicativamente da metà giugno a metà settembre.

➥ Per informazioni: www.rifugiovenezia.it

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