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Tra montagne di carta

La preziosa bellezza della natura e della montagna raccontata ai bambini in un Libro d’Artista: intervista a Erika Maccagnan

Con il suo libro d’artista “La mia montagna”, la bellunese Erika Maccagnan non solo si è aggiudicata il premio Bambini 2024 alla mostra e concorso “Librifattiamano” che si è svolta in Toscana, ma con la sua opera ha saputo trasmettere un messaggio profondo e poetico ai più piccoli. Che l’hanno premiata assegnandole questo riconoscimento.

Lo troviamo condensato nel primissimo verso del racconto in rima che ha scritto: 

“La mia montagna è sotto ai miei piedi,
è fatta di cose che forse non vedi…”

Un invito ad essere curiosi, a osservare da vicino quei piccoli elementi della natura che spesso nemmeno ci accorgiamo siano accanto a noi. Accorgersi della loro esistenza, si sa, è il primo passo per conoscerli. Così come conoscerli è la condizione necessaria per prendersene cura, sin da piccoli. E magari insegnarlo anche ai grandi.

Conosco Erika da anni e fin da subito mi sono trovata in sintonia con il suo modo spontaneo e coinvolgente di vivere il proprio spirito creativo. Una creatività inesauribile, che si manifesta in diverse forme espressive e trova nuova linfa dal contatto costante con la natura. E con una montagna vissuta a ritmo lento, con sguardo attento e profonda sensibilità. 

Ho avuto il piacere di intervistarla per scoprire di più su questo suo ultimo progetto e far conoscere ai lettori di Dolomiti Review l’idea che ci sta dietro e l’animo artistico della sua autrice.

Parlaci un po’ del concorso e di che cosa sono i libri d’artista

Ho scoperto la mostra/concorso “Libri fatti a mano” di Pieve Santo Stefano (Arezzo) qualche anno fa, tramite conoscenti che avevano frequentato con me un corso sulla realizzazione del libro d’artista. 

Ma cos’è un libro d’artista? È un’opera sotto forma di libro in cui l’artista cura ogni sua parte, dall’idea alla progettazione e realizzazione vera e propria, in cui ogni tecnica ed espressione utilizzata hanno un valore specifico e comunicativo. Spesso si tratta di opere in copia unica o a tiratura limitata, proprio per la peculiarità del valore artigianale impossibile da riprodurre.

“Libri fatti a mano” è un’associazione che promuove e sostiene questa forma d’arte realizzando ogni anno una mostra – concorso a cui partecipano artisti da tutta Italia (e anche dall’estero) con i propri artist book. 

I lavori selezionati vengono esposti in una mostra che dura una settimana all’interno della suggestiva cornice del palazzo pretorio di questo borgo toscano. 

Una particolarità è data dal fatto che la giuria è composta da bambini e ragazzi delle scuole locali, che votano le opere esposte. 

Io ho partecipato nella categoria “Libri fatti a mano per bambini” e sono stati proprio i bimbi delle scuole primarie, circa 200 votanti, con la loro sensibilità e le loro motivazioni, a votare il mio libro e fargli vincere il premio “Libri fatti a mano – Bambini 2024”.

Erika Maccagnan e il suo libro d’artista “La mia montagna”, vincitore del premio Bambini 2024 alla mostra e concorso “Librifattiamano”

Quale opera hai portato in concorso?

L’opera si intitola  “La mia montagna” ed è un libro/laboratorio.

All’interno di una scatola ho inserito un piccolo libro in carta cotone, che ho scritto a mano con la tecnica dell’handlettering ed illustrato ad acquerello.

Il libro è accompagnato da tante piccole scatoline che contengono vari elementi della natura a cui il testo fa riferimento, in modo tale che il lettore diventi un osservatore e possa toccare con mano ciò di cui la storia parla.

Ogni pagina del libro presenta delle piccole “finestrelle” da sollevare che svelano il numero della scatolina in cui, proprio quell’elemento, si può vedere: dei fiori pressati, il muschio, diversi tipi di corteccia, licheni…

Un’esperienza non solo da leggere ma da osservare e, perché no, anche da toccare.

Alcuni dettagli del libro d’artista “La mia montagna” realizzato da Erika Maccagnan

Com’è nata l’idea? E, più in generale, come trovi l’ispirazione per realizzare questi progetti?

L’idea mi è nata molto tempo fa. La natura che mi circonda e la bellezza del luogo in cui vivo hanno sempre ispirato il mio percorso creativo ed artistico.

In particolare mi ha ispirato il fatto che molti ultimamente si approcciano alla montagna e alle sue bellezze con un approccio poco “slow”, affascinanti sì dalle vette, ma soprattutto dalla corsa alla “conquista” della cima.

Per me, invece, la montagna è lentezza, è una passeggiata nel bosco, è stare seduti sotto ad un larice ad ascoltare il silenzio e magari notare di avere a fianco qualche tipo di lichene che non avevi mai guardato davvero bene, con quei colori meravigliosi.

La mia montagna è accorgersi del bucaneve che sboccia e annuncia la primavera. Ed è questo che intendevo trasmettere: la bellezza preziosa della natura, per occhi non distratti. Sapevo che i bambini, con la loro sensibilità, molto più degli adulti, avrebbero capito. È così è stato.

Il processo di realizzazione è stato lungo e articolato, perché realizzare completamente un libro fatto a mano richiede non solo l’idea, ma anche tecnica compositiva e numerose prove andate male! Ma era uno dei miei sogni nel cassetto e sono molto felice di esserci riuscita.

Che cosa ti porti a casa da questa esperienza?

Mi porto a casa un’emozione immensa, provata soprattutto durante la premiazione, quando  sono state lette alcune delle motivazioni date dalla giuria di bambini. Ecco cosa hanno detto a proposito del mio libro:

“Parla di natura che deve essere rispettata. Questo libro dovrebbero spedirlo in tutto il mondo così capiscono”

“Profuma di sottobosco”

“Mi ricorda la montagna del mio bisnonno “

“Questo libro parla di montagna, il mio ambiente preferito “.

In quel momento mi sono detta: il mondo ha bisogno di persone come voi!

Il premio Bambini 2024 del concorso Libri fatti a mano

Qual è il tuo rapporto con la montagna e le Dolomiti in particolare? Hai delle zone a cui sei più legata? 

Il mio rapporto con le Dolomiti è un rapporto d’amore che esiste da sempre. Per chi nasce con le montagne così vicine è quasi inevitabile, credo.

Negli anni dell’adolescenza e poi dell’università ci siamo un po’ perse però…perché credevo che avessero poco da offrire e da offrirmi, a quell’età sei convinta che la città abbia tutto ciò di cui hai bisogno.

Poi la vita ti fa capire a quale habitat ti senti più affine e il mio ambiente, quello in cui sto bene, sono proprio loro: le Dolomiti. (Perché diciamocelo, ci sono altre montagne ma così no!)

Le zone a cui sono più legata? Inevitabilmente la zona del Monte Avena – Parco nazionale Dolomiti bellunesi – (sconosciuta a tanti) perché è dietro casa ed è ossigeno puro quando voglio staccare la spina anche solo per un’oretta.

E poi tanti altri luoghi incredibili, che mi suscitano sempre emozioni e ricordi speciali quando ci vado. Ad esempio il Sass dla Crusc con i prati dell’Armentara in Val Badia. E tutto il gruppo del Catinaccio fra la Val di Fassa e la Val d’Ega.

Come scrive Paolo Cognetti: “Ognuno di noi ha una quota prediletta in montagna,
Un paesaggio che gli somiglia e dove si sente bene”
.

Puoi trovare Erika su Instagram.

I luoghi citati da Erika:

  • il monte Avena, che in primavera regala una magnifica fioritura di crocus
  • i prati dell’Armentara ai piedi del Sass dla Crusc, uno dei nostri posti preferiti in ogni stagione dell’anno

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