Informazioni
Questa escursione racconta come arrivare fino a Baita Segantini dalla Val Venegia, splendida vallata alpina del Trentino che si trova ai piedi delle Pale di San Martino.
L’itinerario, percorribile in ogni stagione, in inverno è adatto alle ciaspole e agli sci d’alpinismo (quando la neve lo permette) e si sviluppa lungo una traccia ampia e ben segnalata. Se c’è poca neve, può essere percorso a piedi con scarponcini e ramponcini, facendo molta attenzione al ghiaccio.
Siamo in Trentino, nel Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino. La Val Venegia si trova lungo la strada provinciale che collega il Passo Rolle al Passo Valles, in una posizione particolarmente strategica. Si può raggiungere in mezz’ora da Predazzo o San Martino di Castrozza ma anche da Falcade e dal Passo San Pellegrino.

Il percorso in breve: lunghezza e dislivello
Prima di descrivere il percorso della ciaspolata che porta a Baita Segantini lungo la Val Venegia, ecco in breve qualche informazione pratica su questa escursione invernale.
Il dislivello complessivo è poco meno di 500 metri, il tempo di percorrenza per salire è di circa due ore.
Partenza: parcheggio all’imbocco della Val Venegia in località Pian dei Casoni (altitudine: 1688 metri slm)
Arrivo: Baita Segantini (altitudine: 2170 metri slm)
Dislivello: +482 metri
Tipo di sentiero: largo, su strada sterrata
Mappa Tabacco di riferimento: Pale di San Martino 1:25.000
L’escursione in dettaglio: dalla Val Venegia a Baita Segantini
La partenza per questa escursione è all’imbocco della Val Venegia, in località Pian dei Casoni (guarda la posizione su Google Maps). Qui si trova un comodo parcheggio, in cui vi consigliamo di lasciare l’auto.
Da Pian dei Casoni a Malga Venegia
Con il primo tratto del percorso, ci si immette subito nella Val Venegia: il sentiero conduce dal parcheggio di Pian dei Casoni a Malga Venegia.
La camminata è piacevole e si svolge su una strada sterrata, quindi piuttosto ampia e agevole, vicino a cui scorre il torrente Travignolo (prestate attenzione ad alcuni tratti che potrebbero essere ghiacciati).
Malga Venegia si trova in una posizione sopraelevata rispetto alla traccia principale: la troverete sulla vostra sinistra, dove il sentiero esce dal bosco e si apre una bella vallata esposta al sole con una vista memorabile sul gruppo delle Pale di San Martino.
Questa malga, aperta anche in inverno, è l’unico ristoro presente lungo l’itinerario (gli altri rifugi che incontreremo, infatti, sono aperti solo durante la stagione estiva).
La vista da Malga Venegia Val Venegia Verso Malga Venegiota
Da Malga Venegia a Malga Venegiota
Da Malga Venegia proseguiamo seguendo le indicazioni verso Malga Venegiota. L’orientamento è facile, grazie alla segnaletica presente, e l’escursione continua su una traccia larga e ben battuta. Seguendola arriveremo a Malga Venegiota, chiusa in inverno. È comunque piacevole fermarsi qui per concedersi una sosta e riposarsi un po’, ammirando le montagne circostanti e i pascoli innevati.
Malga Venegiota e Pale di San Martino Malga Venegiota Malga Venegiota in inverno – Foto © Dolomiti Review
Da Malga Venegiota a Baita Segantini
Proseguiamo ancora e da Malga Venegiota seguiamo i cartelli per Baita Segantini: il sentiero a un certo punto esce dal bosco e ci immette in una splendida vallata aperta, ricoperta di bianco, ai piedi delle Pale di San Martino.
La vista è strepitosa: le pareti dolomitiche sono così vicine che sembra di toccarle e lo sguardo è catturato dai profili delle Pale, del Cimon della Pala e del Mulaz.
Abbiamo ormai lasciato il bosco alle nostre spalle e proseguiamo seguendo sempre il sentiero principale (una sorta di strada bianca, fatta di neve ben battuta): la pendenza è moderata e con alcune ampie curve in salita ci porta fino a intravedere in lontananza Baita Segantini.
Le Pale di San Martino Il sentiero Baita Segantini in lontananza – Foto © Dolomiti Review
Proseguiamo fino a raggiungere la nostra meta: la fatica di questa escursione sarà ampiamente ricompensata da un panorama da cartolina, con le Pale di San Martino sullo sfondo e Baita Segantini (chiusa in inverno) proprio davanti ai nostri occhi. Il rifugio è chiuso: vi consigliamo quindi di portarvi nello zaino un pranzo al sacco.
Baita Segantini e le Pale di San Martino in inverno – Foto © Dolomiti Review
Rientro da Baita Segantini alla Val Venegia
Per il rientro da Baita Segantini alla Val Venegia, punto di partenza iniziale, consigliamo di ripercorrere lo stesso percorso dell’andata.
In alternativa esistono diverse varianti, come ad esempio il giro ad anello che passa per il rifugio Capanna Cervino, attraversando gli impianti di San Martino di Castrozza-Passo Rolle e Malga Iuribello, ma lo consigliamo solo ad escursionisti allenati ed esperti, data la difficoltà di orientamento e la lunghezza complessiva.
Per questa escursione, ti consigliamo:
- Un paio di ciaspole di buona qualità, perfette per un percorso di media difficoltà su neve fresca
- Un paio di guanti termici (come questi, dotati di touch-screen), per proteggere le mani dal freddo
- La mappa escursionistica della zona, che raccomandiamo sempre di avere con sè per controllare il percorso (è disponibile anche l’app Tabacco negli store Android e iOS)
- Una borraccia termica o un thermos: dato che non ci troverete rifugi aperti lungo il percorso, potersi portare con sé un tè caldo nello zaino risolverà alla grande il momento della merenda!