“Dopo anni di sogni e speranze, finalmente ho avuto l’opportunità di assistere e fotografare l’aurora boreale dal mio amato paese, Pieve di Cadore, e finalmente l’occasione eccezionale si è presentata”.
Con queste parole la fotografa bellunese Alessandra Masi ricorda l’emozione di un evento indimenticabile, vissuto a pochi passi da casa.

Aurora boreale sopra le Marmarole – Dolomiti Bellunesi – foto di Alessandra Masi
Nella notte tra il 10 e l’11 maggio 2024, sulle Dolomiti, una eccezionale tempesta geomagnetica ha colorato di rosa il cielo notturno. Ne avevamo parlato in questo articolo: lo straordinario fenomeno atmosferico era stato catturato in diverse località sia dalle webcam sia da tanti appassionati di fotografia.
Tra i fotografi più attenti e sensibili che hanno immortalato quel momento, c’è Alessandra Masi. Cadorina, di Pieve, attraverso i propri scatti regala spesso a chi ama le Dolomiti spettacolari fotografie dedicate alla magia del cielo notturno.
Risalgono ad appena un mese fa, ad esempio, le incantevoli foto della cometa realizzate Passo Giau.
Le particolari condizioni che si sono verificate il 10 maggio erano state previste.
Alessandra ricorda l’attesa di quella notte: “La ricerca frenetica di informazioni e previsioni è stata intensa, le notizie che arrivavano non erano delle migliori. Sembrava che il picco fosse arrivato troppo presto per noi, in quanto non era ancora buio.
Le applicazioni indicavano un calo notevole di intensità ma la voglia di poter riprendere qualcosa era grande.
Così mi sono portata a Vedorcia, a 1800 metri di quota, dove speravo di avere più probabilità di ammirarla e di poterla riprendere con le montagne tanto amate come sfondo. Ma la luce del giorno sembrava non voler lasciare spazio alla notte.
Ho cominciato a fare prove di ripresa ed eccola, in alto, al margine del fotogramma un bel fascio colorato, l’emozione è schizzata alle stelle.

Aurora boreale a Vedorcia, Pieve di Cadore, Dolomiti Bellunesi – foto di Alessandra Masi
Ho cambiato velocemente l’obiettivo in quanto il campo interessato dall’aurora era vasto e si espandeva velocemente.
All’inizio non lo percepivo ad occhio nudo, ma dopo poco lo spettacolo è stato impressionante, tutto il cielo era diventato rosa forte, a tratti magenta, per poi virare verso il viola nelle ultime riprese, incredibile!“
Uno spettacolo rarissimo alle nostre latitudini. Chi ha avuto la fortuna di osservarlo difficilmente potrà scordare quelle pennellate color porpora nel cielo, a illuminare la notte.

Sar e aurora boreale sopra le Marmarole e il Montanel – foto di Alessandra Masi
Nel racconto della fotografa spicca anche la voglia di condividere quegli istanti preziosi: “Per un po’ ho smesso di fotografare, ho telefonato a casa per invitare i miei cari ad uscire ad ammirarla e poi mi sono goduta la maestosità di questo evento naturale ma straordinario alle nostre latitudini, cercando di assaporare e riempirmi gli occhi di tanta meraviglia temendo che svanisse da un momento all’altro”.
Le ultime foto Alessandra le ha realizzate in paese, a Pieve di Cadore, prima che le luci dell’alba portassero via la magia di quella nottata memorabile.

Pieve di Cadore con le luci dell’aurora boreale, fotografata da Alessandra Masi
“Ho fatto ancora qualche scatto perché la situazione cambiava di continuo, poi però sono sopraggiunte le nubi che, come un sipario, hanno coperto la scena. Ho preso la decisione di ritornare in paese con la speranza di cogliere altri luoghi suggestivi, ma questo si è reso possibile solo dopo le 2, quando le nuvole si sono diradate solo per poche ore perché alle 4.30 è cominciato ad albeggiare e la magia è svanita, ma l’incantesimo di quei momenti, la bellezza e la meraviglia di quella notte resterà impressa nella mia memoria per sempre.

Aurora boreale dal Lago di Centro Cadore, Dolomiti Bellunesi – foto di Alessandra Masi
“Che spettacolo incredibile! Sono così grata di aver potuto ammirare e catturare questa meraviglia”, conclude Alessandra Masi, che si chiede “Chissà come avrebbe rappresentato nei suoi dipinti questo evento il grande pittore Tiziano Vecellio nato proprio a Pieve di Cadore”.
E in effetti viene proprio da immaginarsi come l’artista celebre anche per il “rosso Tiziano”, quel peculiare tono di rosso che donava ai suoi quadri una particolare atmosfera, avrebbe potuto trasferire su tela un fenomeno così sorprendente come l’aurora boreale sulle montagne di casa.
Tutte le foto sono di Alessandra Masi