Alpinista disinteressato o “spia” geografica incaricata di studiare possibili vie di invasione da nord-est del territorio italiano da parte austro-tedesca? La misteriosa figura dell’alpinista Heinrich Steinitzer, nato a Monaco di Baviera nel 1869 e morto nel 1947, sarà al centro della serata culturale che il CAI di Vicenza propone per martedì 28 gennaio 2025 alle ore 21 a Vicenza in Sala Carega in contra’ Porta Santa Lucia 95 (ingresso libero).
Eugenio Maria Cipriani, giornalista e scrittore di montagna, presenterà il suo libro “In terra incognita” pubblicato da Monte Rosa edizioni e scritto con Luca Calvi per fare luce sull’intensa attività esplorativa di Steinitzer in particolare nelle Dolomiti Friulane.

Il libro (disponibile in libreria e online) raccoglie le traduzioni dei testi che Steinitzer scrisse negli anni dal 1900 al 1902, e che vennero pubblicati sul bollettino del DOAV, il Club alpino austro-tedesco.
Heinrich Steinitzer è stato un alpinista, esploratore e scrittore austriaco. Una figura tanto importante quanto poco studiata. Fu autore di un’intensa attività esplorativa condotta, negli anni a cavallo fra il diciannovesimo e il ventesimo secolo, sulle montagne che oggi rientrano nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane.
Dal Cridola passando dai Monfalconi, gli Spalti di Toro, il Duranno e la Cima dei Preti, per arrivare alle Clautane e all’Alpago, Steinitzer non si limitò a identificare e studiare cime e pareti vergini ma lavorò per verificare l’accessibilità dei luoghi e la possibilità di attraversare la tormentata orografia di queste montagne, nonché di raggiungere le cime più panoramiche da cui osservare l’alta pianura veneto friulana.
I racconti di Steinitzer, scritti durante la Belle Epoque, parlano di un luogo, le Prealpi Carniche (che lui chiama Clautane), di paesi, di personaggi, di situazioni, di atmosfere, di scoperte risalenti a oltre un secolo fa, ma ancora oggi di grande attualità.
Alla luce del contesto storico a cui si accennava non si può certo escludere che Steinitzer volesse anche redigere una descrizione topografica di zone che avrebbero potuto diventare, come infatti in parte diventarono, strategiche nell’ambito di un eventuale conflitto fra l’esercito italiano e quello austro-tedesco.
In ogni caso, leggere oggi, in piena temperie di sfruttamento turistico di questi come di altri luoghi, le righe profetiche di Steinitzer sui pericoli connessi alla eccessiva “valorizzazione” di queste montagne è di per sé sconcertante. Leggere parole di condanna nei confronti della realizzazione di tanti, troppi sentieri attrezzati e imbrigliati da catene che già allora iniziavano a snaturare la misteriosa sacralità, il raccolto silenzio e la “profondissima quiete” che caratterizzavano monti e valli fra la Piave e il Tagliamento addolora. Tanto più sapendo come e quanto quel problema sia profondo e ficcante oggi.
Il volume contiene uno scritto introduttivo dei due autori e i testi originali di Steinitzer relativi alla campagna esplorativa delle Prealpi Clautane.
Con la sua attività Steinitzer spalancò la strada alla conquista del Campanile di Val Montanaia, ancora oggi meta di cordate provenienti da tutta Europa.