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Dolomiti Food Jazz: sinfonie gourmet in Val di Fiemme. Ecco i 10 piatti da provare!

Dolomiti Food Jazz in Val di Fiemme, Trentino

È tutto pronto per Dolomiti Food Jazz, la rassegna enogastronomica promossa dalla Val di Fiemme, in Trentino. Un’iniziativa promossa per la prima volta l’anno scorso e giunta nel 2019 alla sua seconda edizione.

Una ghiotta novità per tutti gli appassionati di musica e buon cibo, che arricchisce con una serie di eventi gourmet la storica manifestazione Dolomiti Ski Jazz, ormai alla 22° edizione.

Dall’8 al 17 marzo 2019 la Val di Fiemme sarà animata da una sinfonia di musica jazz e delizie a km zero: Dolomiti Food Jazz coinvolgerà infatti rifugi e ristoranti, mentre Dolomiti Ski Jazz porterà ad esibirsi in moltissime location oltre 60 artisti. Come? È proprio la musica jazz il filo conduttore delle due rassegne.

Dieci chef della Val di Fiemme si ispireranno ai leggendari nomi della scena jazz per creare altrettanti curiosi piatti inediti: dal piatto Aretha Franklin (filetto di maiale ripieno al formaggio Puzzone di Moena con tortino di polenta e patate) del Rifugio Passo Feudo di Predazzo al Jam Session (canederli allo speck con fonduta di formaggi di malga) della Baita Ciamp dele Strie di Bellamonte, al Swing (fonduta al Formae Val di Fiemme stagionato del Caseificio di Cavalese profumata al porcino con dadolata di polenta fritta) del Rifugio Capanna Passo VAlles.

Come in un ensamble musicale, i sapori di montagna tipici della Val di Fiemme si incontrano a tavola. Immancabili i formaggi, come ad esempio il Puzzone di Moena, Puzzone Riserva o il Fontal di Cavalese.

Per ogni piatto del Dolomiti Food Jazz è previsto un abbinamento con un vino trentino (Trentodoc o vini del Consorzio Cembrani Doc) o a una Birra artigianale di Fiemme. 

DOLOMITI FOOD JAZZ 2019, LA MUSICA NEL PIATTO

Dolomiti Food Jazz coinvolge 10 locali della Val di Fiemme – tra ristoranti, rifugi e baite – che dall’8 al 17 marzo 2019 proporranno un piatto inedito ispirato al mondo della musica Jazz.

Ecco di seguito l’elenco dei locali partecipanti e i rispettivi piatti a tema, completi di presentazione.

  1. RISTORANTE ORSO GRIGIO – CAVALESE

Oscar Peterson Trio: Tre focacce di mais, saraceno e patate con una mousse di ricotta e pecorino nostrano e la luganega del nostro Maso. Zuppa di Gewürztraminer con cuore di fonduta di formaggio “Fiemme” accompagnato da un calice di Gewürztraminer della Cantina Alfio Nicolodi.

Il tris di gustose focacce evoca la musica del trascinante l’Oscar Peterson Trio, il prolifico e trascinante trio jazz della storia della musica afroamericana, mentre la zuppa Gewürztraminer esprime il potente swing del grande pianista canadese Oscar Emmanuel Peterson. Celebri le sue registrazioni jazz al fianco di Ella Fitzgerald, Lester Young, Anita O’Day, Stan Getz, Louis Armstrong.

2. RISTORANTE OSTERIA LA CANTINETTA – VARENA

Struttin’ with Some Barbecue: Ravioli di segala fatti in casa con ripieno di crauti e Formae Fiemme di Malga… con un calice di Santa Maddalena della tenuta Griesbauerhof.

Il piatto propone una danza di sapori della tradizione per evocare la canzone “Struttin’ with Some Barbecue” (Ballando con una bellissima ragazza). Questo gioioso brano del 1927 interpretato Louis Armstrong e composto dalla sua seconda moglie Lil Hardin Armstrong ha generato un simpatico equivoco. La parola “barbecue” infatti non ha nulla a che fare con le bistecche alla grigia, ma è un modo per descrivere una ragazza molto attraente.

3. RISTORANTE MASO DELLO SPECK – DAIANO

Dixieland: Canederli fatti in casa ai formaggi di Fiemme (il Fontal del Caseificio di Cavalese e il Puzzone di Moena del Caseificio di Predazzo) serviti con burro fuso e Trentingrana. Abbinamento consigliato birra rossa Larixbier 0.33L del Birrificio di Fiemme.

Il piatto è ispirato a uno stile del jazz, il Dixieland, ovvero il modo di suonare lo stile New Orleans jazz da parte dei “bianchi”. Se i bianchi, nel tempo, si sono impadronititi dei linguaggi musicali afroamericani, i canederli si sono impadroniti del linguaggio dei formaggi di Fiemme, dando vita a nuovi stili gastronomici di montagna.

4. RISTORANTE MIOLA – PREDAZZO

Love and Kisses: Torta al cioccolato e ricotta del Caseificio di Predazzo con “caffè” il Balos de Capriana, abbinato al Passito San Martim di Grigoletti.

Un dolce sorprendente seduce il palato sulle note di “Love and Kisses”(1935), la canzone della cantante jazz statunitense Ella Fitzgerald. Questa musa del jazz era dotata di un potente strumento vocale, vantando un’estensione di più di tre ottave. I suoi “scat” di sillabe e suoni potevano durare oltre i cinque minuti, pur mantenendo una perfetta impronta melodica. La sfida del ristorante Miola è stata proprio quella di creare un dolce che provoca un’emozione sensoriale che stupisce per quando è capace di estendersi.

5. RISTORANTE LA PRIMOTECA – PREDAZZO

Chattanooga Choo Choo: Gnocchi di polenta con fonduta di Fontal di Cavalese, accompagnati da un calice di Gewürztraminer della Cantina Villa Corniole.

Il vapore della polenta e del formaggio fondente ci portano in viaggio, da New York a Chattanooga, su una piccola locomotiva a legna. Proprio la locomotiva che ispirò la celebre canzone jazz “Chattanooga Choo Choo” (1941) scritta da Mack Gordon e composta da Harry Warren. Glenn Miller ricevette il primo Disco d’oro della storia per la sua incisione di Chattanooga Choo Choo che vendette oltre un milione di copie in appena tre mesi. Per celebrare il successo la casa discografica RCA Victor dipinse d’oro una copia del disco e la consegnò a Glenn Miller consegnò durante una trasmissione radiofonica in diretta.

6. RIFUGIO PASSO FEUDO – PREDAZZO

Aretha Franklin: Filetto di maiale ripieno al formaggio Puzzone con tortino di polenta e patate accompagnato da un calice di Masetto bianco della Cantina Endrizzi.

Questo piatto saporito è dedicato alla voce imponente e straordinaria di una fra le artiste jazz più famose: la grande Aretha Franklin. Cantautrice e pianista statunitense, è considerata un’icona della musica gospel, soul e rhythm and blues.
È stata soprannominata “La Regina del Soul” per la sua capacità di aggiungere una vena soul a qualsiasi cosa cantasse. Lo Stato del Michigan ha ufficialmente dichiarato la sua voce “una meraviglia della natura”. È quindi un piacere degustare un piatto ispirato alla sua voce davanti a un panorama dolomitico dichiarato Patrimonio Naturale dell’Umanità.

7. BAITA CIAMP DELE STRIE – BELLAMONTE

Jam Session: Canederli allo speck con fonduta di formaggi di malga: Puzzone, Puzzone Riserva e Fontal di Cavalese accompagnati da Birra di Fiemme chiara.

I piatti più intriganti, così come le musiche più audaci, spesso nascono da un’improvvisazione. Gli squisiti canederli di Baita Ciamp dele Strie sono ispirati alle jam session del Dolomiti Ski Jazz, quando i musicisti entrano in sintonia senza aver nulla di preordinato, improvvisando su accordi e temi conosciuti. Il termine, nato negli anni Venti negli ambienti jazz, probabilmente deriva da “Jamu”, una parola dell’Africa occidentale che significa “insieme in concerto”.

8. RISTORANTE HOTEL ZALUNA – PREDAZZO

Billie Holiday: Flauto in crosta di pane ripieno al Fontal di Cavalese e fiammiferi di verdurine su letto di insalata fiorita abbinato a un calice di Müller Thurgau “Palai” Pojer e Sandri.

I capelli di Billie Holiday, diva del jazz, erano spesso decorati da fiori appariscenti e sensuali. Per evocare l’energia magnetica di questa cantante statunitense il Ristorante Zaluna accosta un gustoso flauto a un’insalata fiorita, tra fiammiferi di verdurine. È un omaggio alla voce intensa di Lady Day, con la quale fluttuava sul tempo e sul ritmo.

9. RIFUGIO CAPANNA CERVINO – PASSO ROLLE

Charlie Parker: Nido di polenta con formaggi fusi di Fiemme e Primiero, fra note di marmellata di mirtillo rosso e un calice di vino rosso trentino.

Il piatto è dichiaratamente ispirato alla completa “fusione” di Charlie Parker con il suo strumento. È un filo rosso (di vino trentino) a unire la gastronomia d’alta quota a questo mostro sacro della musica jazz. Il sassofonista e compositore statunitense Charlie Parker è considerato uno dei padri fondatori del movimento musicale chiamato “bebop”.

10. RIFUGIO CAPANNA PASSO VALLES – PASSO VALLES

Swing: Fonduta al Formae Val Fiemme stagionato del Caseificio di Cavalese profumata al porcino con dadolata di polenta fritta abbinata a birra Keller di Fiemme alla spina.

La rivisitazione di un piatto della tradizione fiemmese propone un cambio di ritmo, accanto a una birra carica di vitamine, proteine e lieviti. La dadolata vuole evocare lo swing, un genere jazz dal ritmo saltellante o meglio “dondolante”. Lo swing, capace di far esplodere balli frenetici, favorì una svolta musicale vivida, saziando la voglia di nuovo che si respirava alla fine degli anni Venti nei locali di Kansas City e New York.


Per informazioni:
tel. 0462 241111 – mail [email protected] – web Val di Fiemme