L’estate tra le Dolomiti della Val di Zoldo si arricchisce nuovamente di note e armonie grazie alla VII edizione di “Arte e Musica tra Pelmo e Civetta”. Il festival si terrà nelle chiese della valle e prevede anche un appuntamento speciale all’aperto, sul pian del Crep.
Dal 23 luglio al 18 agosto 2024, l’apprezzato Festival Internazionale di Musica Antica – ormai un classico della stagione estiva, capace di attrarre in Val di Zoldo numerosi appassionati – promette di affascinare il pubblico con otto concerti di musicisti di caratura internazionale e tre eventi collaterali pensati per mettere in risalto le bellezze della valle, valorizzandola da un punto di vista storico-artistico e creando sinergie con le realtà locali.
Gli undici eventi in programma, tutti a ingresso libero e gratuito, avranno come cornice principale le antiche chiese della Val di Zoldo, “piccoli scrigni di opere d’arte e di strumenti musicali preziosi”: così le ha definite Claudio De Nardo, fondatore e presidente della Fondazione Antiqua Vox, che dal 2018 organizza la rassegna.
Programma 2024 – Arte e Musica tra Pelmo e Civetta
Di seguito, il programma del festival internazionale di musica antica “Arte e Musica tra Pelmo e Civetta”. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.
— Martedì 23 luglio 2024 ore 19.00
Pieve di Zoldo, Chiesa di San Floriano
Jorg Halubek, organo
Dedicato alla memoria di Donato Casal
— Venerdì 26 luglio 2024 ore 19.00
Fornesighe, Chiesa di San Vito
ines Moreno Uncilla, clavicembalo
— Sabato 27 luglio 2024 ore 19.00
Fornesighe, Chiesa di San Vito
Josè Miguel Moreno, liuto
Emilio Moreno, violino
Ines moreno Uncilla, clavicembalo
— Domenica 28 luglio 2024 ore 17.00
Fornesighe, chiesa di San Vito
Josè Miguel Moreno, liuto
— Sabato 3 agosto 2024 ore 11.00
Pian del Crep, Ristoro Da Bepi
Gelato e Musica – Dimostrazione e degustazione a cura dei Maestri Gelatieri in collaborazione con De Vulgari Ensemble
— Sabato 3 agosto 2024 ore 19.00
Fusine, sala congressi A. Rizzardini
Animo Maytinandi
Ensemble di musica medievale De Vulgari
— Domenica 4 agosto 2024 ore 17.00
Dont, chiesa di Santa Caterina
Lorenzo Rosato, organo
Giampietro Rosato, violino
— Sabato 10 agosto 2024 ore 19.00
Fusine, chiesa di san Niccolò
Prof. Giorgio Fossaluzza, conferenza
— Domenica 11 agosto 2024 ore 17.00
Goima, chiesa di San Tiziano
Deniel Perer, organo
— Venerdì 16 agosto 2024 ore 19.00
Fusine, chiesa di San Nicolò
Ruggiero Livieri, organo
— Domenica 18 agosto 2024 ore 17.00
Pieve di Zoldo, chiesa di San Floriano
Ensemble vocale Odhecaton
Paolo da Col, direzione
Un programma ricco e variegato
La manifestazione si inaugura il 23 luglio alle ore 19.00 alla Pieve di Zoldo (Chiesa arcipretale di San Floriano) con un concerto d’organo con l’organista, clavicembalista e direttore d’orchestra tedesco Jörg Halubek, che suonerà l’organo Callido.
L’evento di apertura è in memoria di Donato Casal e dei benefattori della valle, che con le loro generose donazioni hanno sostenuto il restauro di molti strumenti antichi che oggi continuano a far risuonare le proprie note anche in occasioni di rassegne come questa.
Il Festival prosegue con un weekend musicale – dal 26 al 28 luglio – che vede protagonista il trio spagnolo Morenos. José Miguel Moreno (liuto), Emilio Moreno (violino) e Inés Moreno (clavicembalista) si esibiranno in varie formazioni nella chiesa di San Vito di Fornesighe, accompagnando il pubblico in un viaggio musicale dal rinascimento al classicismo di Mozart.






Novità dell’edizione 2024
Per la prima volta, il Festival esplorerà la musica medievale con l’ensemble De Vulgari. Gli artisti si esibiranno sia in un concerto serale nella sala polifunzionale “A. Rizzardini” di Fusine, sia al mattino nei pressi del Ristoro Da Bepi a Pecol, sul Pian del Crep, in un evento che unisce musica e tradizione locale.
Si intitola infatti “Gelato e Musica” ed è in programma sabato 3 agosto. La Val di Zoldo, rinomata per il suo gelato artigianale, vedrà i Maestri Gelatieri Zoldani illustrare l’antica arte del gelato (con una dimostrazione pratica seguita dalla degustazione), accompagnati dalle note medievali dell’ensemble De Vulgari, in uno scenario mozzafiato tra Pelmo e Civetta.
Oltre la musica: alla scoperta dei tesori artistici
Il Festival non è solo musica, ma anche un’occasione per valorizzare il patrimonio artistico locale. Sabato 10 agosto, nella chiesa di Fusine, Giorgio Fossaluzza, professore ordinario di Storia dell’Arte all’Università di Verona, terrà una conferenza sulle opere settecentesche della Val di Zoldo, facendo scoprire il valore di tanti tesori poco conosciuti del territorio.
Gli organi storici della valle
Pur valorizzando diversi strumenti musicali, il Festival nasce con l’intento di celebrare gli antichi organi della valle, capolavori e testimonianze di un artigianato di altissimo livello che sapeva coniugare diverse abilità, dalla lavorazione del legno a quella del ferro.
Jörg Halubek tornerà a suonare l’organo Callido della Pieve di San Floriano con un programma che spazia da Storace a Bach. Deniel Perer si esibirà sull’organo costruito da Francesco Merlini nel 1780 a Goima, mentre Ruggero Livieri suonerà l’organo di Agostino de Marco, un pezzo unico con canne interamente in legno. A Dont, Giampietro e Lorenzo Rosato chiuderanno il ciclo di concerti con un duo violino e organo.
Apertura e chiusura alla Pieve
Sarà la Pieve di Zoldo a ospitare sia il concerto di apertura sia il gran finale dell’edizione 2024 del festival. “Arte e musica tra Pelmo e Civetta” si concluderà alla Pieve con l’Ensemble vocale Odhecaton, diretto da Paolo Da Col, che eseguirà alcune delle più belle pagine di Girolamo Frescobaldi, tra cui la Messa sopra l’Aria della Monica.
Il Festival
Il Festival, nato nel 2018 da un’idea del maestro Andrea Marcon e organizzato dalla Fondazione Antiqua Vox, è realizzato grazie al sostegno di enti quali la Fondazione Cariverona, il Comune di Val di Zoldo, la Camera di Commercio Treviso – Dolomiti Belluno e con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Belluno e delle Comunità Cristiane di Zoldo e Zoppè di Cadore e la collaborazione di numerose realtà locali.
Durante la conferenza stampa di presentazione del festival, svoltasi a Belluno a palazzo Fulcis, è stato corale il ringraziamento al parroco della Val di Zoldo don Roberto De Nardin, che ha messo a disposizione le chiese della forania, e agli abitanti della valle: di anno in anno risulta infatti sempre maggiore il positivo coinvolgimento di operatori e realtà locali.
La direzione artistica è curata dai maestri Paolo Da Col e Giulio De Nardo.
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