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Rifugio Nuvolau, il più antico delle Dolomiti Ampezzane

Rifugio Nuvolau in cima al monte Nuvolau

Il rifugio Nuvolau è il più antico delle Dolomiti Ampezzane.

Situato a 2575 metri di altitudine, il rifugio Nuvolau è un vero e proprio nido d’aquila arroccato sul cucuzzolo del monte Nuvolau.

Un autentico rifugio d’alta quota e d’altri tempi, semplice nella struttura quanto straordinario nell’esperienza che regala agli escursionisti: qui si può provare ancora la sensazione di vivere la montagna in modo sincero, circondati da un panorama mozzafiato. Uno dei più belli delle Dolomiti.

Il rifugio Nuvolau è aperto durante la stagione estiva (da giugno a fino a settembre).

Come arrivare al rifugio Nuvolau

Al rifugio Nuvolau si arriva solo a piedi. Gli itinerari escursionistici principali partono dal Passo Giau o dal Passo Falzarego.

Il rifugio si trova lungo l’Alta Via numero 1 delle Dolomiti.

➥ Sito web ufficiale: rifugionuvolau.it

Galleria fotografica del rifugio Nuvolau

Rifugio Nuvolau: un po’ di storia

Come detto, il Nuvolau è il rifugio più antico della conca d’Ampezzo, e uno dei più antichi delle Alpi orientali.

Vero e proprio baluardo dell’alpinismo dolomitico, è stato costruito in una posizione straordinariamente panoramica, a 2575 metri di altitudine. Lo si può scorgere anche dal passo Giau, osservando con attenzione la bastionata rocciosa del Nuvolau. Il rifugio Nuvolau rappresenta un punto di riferimento per intere generazioni di alpinisti, escursionisti e appassionati di montagna.

Le origini

L’edificio originario del rifugio Nuvolau venne costruito grazie ad un lascito del barone Richard von Meerheimb di Dresda. L’ex colonnello sassone, reduce da ferite di guerra e malattie polmonari, arrivò in Ampezzo e vi si stabilì tre mesi, trovando un miglioramento nelle sue condizioni di salute. Infatti, riuscì a fare diverse escursioni, tra cui l’ascesa al Nuvolau. Nacque così in lui l’idea di far costruire a proprie spese un ricovero proprio lassù. Per questo lasciò all’allora sezione “Ampezzo” del Club Alpino Tedesco ed Austriaco (“Sektion Ampezzo” des Deutschen und Oesterreichischen Alpenvereins), una bella somma per finanziare la realizzazione di un piccolo rifugio sulla sua montagna preferita.

L’inaugurazione ufficiale avvenne l’11 agosto 1883, con il nome di Sachsendankhütte – che letteralmente significa “il rifugio del ringraziamento del Sassone”.

Allora, il rifugio Sachsendank non era gestito, ma gli escursionisti potevano accedervi dopo aver ritirato la chiave presso il deposito di generi alimentari di Cortina. Il successo fu immediato e già nel 1894 fu deciso un ampliamento, completato un paio d’anni più tardi. Nel 1896 il futuro rifugio Nuvolau si presentava con una struttura a due piani e nel 1906 il Club Alpino di Cortina indisse il primo bando per la sua gestione, affidata alla Società Le Cinque Torri.

Fu gravemente danneggiato durante la prima guerra mondiale, quando fu occupato dalle truppe italiane impegnate al fronte e poi quasi completamente distrutto sotto i colpi dell’artiglieria austro-tedesca. Venne poi ricostruito e riaperto nel 1930 dalla sezione ampezzana del Cai.

Oggi

Nei decenni a venire è stato più volte ammodernato, ma ancora oggi conserva tutto il fascino e l’aspetto originale di un tradizionale rifugio alpino d’alta quota.

Nel 2021, la giovane ampezzana Emma Menardi è subentrata nella gestione del Nuvolau diventando la prima donna responsabile del rifugio, nella sua storia ultracentenaria. Se ne occupa con Juan e i suoi quattro fratelli, dopo aver raccolto il testimone da Mansueto Siorpaes e Joanne Jorowski, che per ben 47 estati hanno condotto il rifugio.

Altri rifugi nelle vicinanze

Tra gli altri rifugi situati vicini al rifugio Nuvolau si segnalano:

  • Rifugio Averau
  • Rifugio Scoiattoli
  • Rifugio Cinque Torri
  • Rifugio Fedare

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