Sul Passo Giau, uno dei valichi più belli delle Dolomiti, la polvere sahariana che ricopre a tratti le dune di neve ha creato uno scenario piuttosto surreale.
Nelle nostre foto scattate il 1 maggio 2024 si vedono nitidamente le striature color sabbia che, sovrapposte al bianco della neve, producono uno straniante effetto zebrato.
A un primo sguardo, in lontananza, potrebbe sembrare neve vecchia, quella che si scioglie a fatica solo a primavera inoltrata. Ma non è così.
Non è nemmeno neve sporca, perché quella è grigiastra e si limita al bordo strada, invece questo strato giallo-rosato ricopre anche luoghi immacolati, dove non è passato nessuno, nemmeno a piedi.
Quelle chiazze giallastre sopra la coltre candida che ancora ricopre le praterie alpine del Giau sono dovute a un sottile strato di polvere sahariana che nelle ultime settimane è arrivata anche sulle Alpi, trasportata in atmosfera e depositata con le precipitazioni.
Cos’è la polvere sahariana?
Gli esperti insegnano che non è “sabbia”, perché cambia la dimensione delle particelle che la compongono, e che il colore giallo/rossastro è dovuto all’alta concentrazione di ossidi di ferro. Ne ha parlato qualche tempo fa il ricercatore Giovanni Baccolo su L’AltraMontagna (in questo articolo che spiega perché non bisogna chiamarla “sabbia”) ed è proprio quello che abbiamo visto noi.
“La neve colorata che sta emergendo è proprio quella ricca di polvere sahariana depositata all’inizio del mese scorso – ha aggiunto Baccolo -. Finora era rimasta sepolta dalla neve nuova e pulita che è venuta in seguito, ma ora la fusione la ha nuovamente esposta. Il fatto che ora affiori renderà la fusione del manto restante più veloce perché la polvere rende la neve scura e aumenta l’assorbimento della radiazione solare. Sono però fenomeni assolutamente naturali che hanno tra l’altro importanti funzioni ecologiche”.
Polvere sahariana sulla neve del Passo Giau: foto e video
Sicuramente il deposito della polvere sahariana sulle nevi del Giau è successo altre volte.
Semplicemente non l’avevamo mai visto in modo così evidente con i nostri occhi, ci ha colpito e lo abbiamo subito condiviso con un post su instagram e nelle stories (in fondo al carosello linkato di seguito c’è un video che aiuta a capire ancora meglio come appariva il Giau al momento degli scatti).
In questo caso si può proprio dire che dalle dune del deserto a quelle della neve, il passo è stato breve.
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