Velata dalla foschia generata dal fumo degli incendi in Canada a migliaia di chilometri di distanza, ha sorvolato silenziosa le vette delle Dolomiti, accostandosi agli Spalti di Toro: la Luna piena di giugno ha regalato uno spettacolo astronomico raro, visibile in tutta Italia, ma particolarmente suggestivo sopra le Dolomiti d’Oltre Piave.
Il nostro satellite naturale ha raggiunto la sua minima altezza sull’orizzonte per l’emisfero boreale, un evento che non si ripeterà prima del 2043.

La scena catturata dall’obiettivo dell’abile fotografa Alessandra Masi si è svolta sulle pendici di Cima Spè, nel gruppo degli Spalti di Toro, parte delle Dolomiti d’Oltre Piave, riconosciute dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità per la loro straordinaria bellezza geologica e paesaggistica.
“L’evento è legato alla particolare configurazione astronomica del periodo: nei giorni prossimi al solstizio d’estate, il Sole raggiunge il punto più alto dell’eclittica, mentre la Luna piena, in opposizione, si colloca nel punto più basso” – spiega a Dolomiti Review la fotografa -. “Il risultato è un arco notturno molto radente, con la Luna che sembra sfiorare l’orizzonte sud, muovendosi timidamente, quasi in punta di piedi”.
Si tratta di quello che gli esperti definiscono “lunistizio maggiore”, che fa apparire la luna in una posizione estremamente bassa sulla linea dell’orizzonte. Un evento che si verifica ogni 18,6 anni, durante il quale il nostro satellite sorge e tramonta in posizioni limite molto più a Nord o a Sud del consueto.
“Alla spettacolarità dell’evento si è aggiunta una tonalità rossastra, dovuta alla luce obliqua filtrata dall’atmosfera terrestre. Ma a velare ulteriormente la scena, contribuendo a un’atmosfera ancora più surreale, è stata con tutta probabilità la presenza in quota della foschia dovuta al fumo proveniente dagli incendi boschivi che da settimane interessano il Canada. Le polveri sottili trasportate dai venti hanno raggiunto anche l’Italia, modificando la trasparenza del cielo notturno”, aggiunge Alessandra Masi.
Una “regina discreta”, come è stata definita da alcuni osservatori, che non ha dominato il cielo, ma lo ha attraversato in silenzio, sfiorando l’orizzonte con passo leggero.
Un’apparizione sospesa tra scienza e poesia, tra cielo e terra, destinata a rimanere nella memoria di chi l’ha osservata.
“La Luna bacia i Monti Pallidi e le nuvole arrossiscono”

Alessandra Masi è l’autrice di un’altra immagine molto poetica. Ha condiviso con Dolomiti Review un’altra fotografia della Luna piena, scattata il 11 giugno 2025, che le ha ricordato la leggenda dei monti Pallidi.
E in effetti osservando l’incantevole scatto, suona quanto mai appropriato il brano che la fotografa ricorda così: “C’era una volta un amore impossibile tra un principe terrestre e la principessa della Luna. Lui non sopportava la luce intensa della Luna, lei non tollerava la cupezza delle montagne. Per permettere il loro incontro, i nani Salvani tessero la luce lunare, illuminando le montagne e rendendole pallide e luminose”.
“Questa leggenda, raccolta dallo studioso Karl Felix Wolff nel suo libro ‘I Monti Pallidi’, rivive ogni volta che la Luna si posa sulle Dolomiti, come in un bacio silenzioso. Le nuvole arrossiscono, emozionate testimoni di quell’antico amore, mentre cielo e terra si avvicinano e la leggenda respira tra le vette”: con queste parole, Alessandra Masi accompagna la splendida fotografia che ritrae la Luna e Cima Spè, Dolomiti d’oltre Piave, l’11 giugno 2025.
La Luna delle Fragole
In questi giorni, i media stanno dando ampia comunicazione della cosiddetta “Luna delle Fragole”. Ecco di cosa si tratta.
Giugno è un mese molto particolare: la primavera cede il testimone alla stagione estiva, in una fase di passaggio accompagnata dalle notti più brevi dell’anno.
Il solstizio d’estate cade sabato 21 giugno 2025: è il momento in cui il Sole raggiunge la massima altezza sull’orizzonte, regalandoci le giornate con il maggior numero di ore di luce. Nelle poche ore di buio, nel cielo notturno si stanno verificando fenomeni molto interessanti, da osservare con lo sguardo all’insù.
Il plenilunio nel mese di giugno, quest’anno, cadeva mercoledì 11.
Nella tradizione anglosassone, la luna piena di giugno è conosciuta come “Strawberry Moon”, ovvero “Luna delle fragole”. Un nome che non c’entra con un eventuale colore rosato o rossastro, come si potrebbe credere, ma più semplicemente deriva dal periodo di raccolta delle fragole selvatiche nel Nord America, che tradizionalmente avveniva (e avviene) proprio con queste giornate.