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La Festa de l’Om Salvarech a La Valle Agordina: tutte le info e il programma dell’evento

Puntuale come tutte le ricorrenze più attese, ritorna a La Valle Agordina la Festa de l’Om Salvarech, che come da tradizione si terrà in occasione del 25 aprile.

L’edizione 2024 dell’evento organizzato dalla Pro Loco La Val si terrà mercoledì 24 e giovedì 25 aprile. Mercoledì alle ore 17 apriranno i chioschi con l'”aperitivo selvatico”, alle 19 si aggiungeranno le pietanze della cucina da gustare sotto il tendone riscaldato e alle 20 si darà il via alle danze.

Il momento clou è proprio il giorno di San Marco (e della Liberazione). Il 25 aprile gli abitanti del paese, appena dopo pranzo, iniziano a realizzare sotto gli occhi di un pubblico incuriosito il “pop” de l’Om Salvarech, un fantoccio in canne di granoturco vestito di stracci. Montato su un carretto, non senza fatica, l’Om Salvarech poi diventa protagonista di una sfilata lungo alcune frazioni di La Val. Lo segue una folla festante, con i più piccini che cantano “Viva! Viva l’Om Salvarech!”.

Dopo il corteo, ci si raduna tutti nei pressi del capannone della festa, in attesa del rito conclusivo. Di sera, infatti, l’Om Salvarech viene bruciato in un grande falò, non prima di aver dato voce al suo messaggio, una sorta di testamento e monito per i paesani.

I significati di un rito antico

Quello dell’Om Salvarech è un antico rito riconducibile alla fine dell’inverno e all’inizio nel nuovo anno agricolo.

Bruciando tra il divampare di alte fiamme, l’Om Salvarech porta via tutti gli avvenimenti sfavorevoli e le cose non più utilizzabili dell’anno appena passato e permette alle persone di ricominciare un nuovo capitolo, cariche di positività.

Con questo suo “sacrificio” garantisce agli abitanti l’eliminazione di tutto ciò che è stato causa di disgrazie e augura un abbondante raccolto futuro. Non a caso il giorno di San Marco un tempo rappresentava uno spartiacque tra la fine dell’inverno e il nuovo anno agreste. Da quella festività infatti si poteva iniziare il lavoro nei campi e veniva vietato il libero passaggio nei prati.

Con gli anni ’60 la tradizione originale del paese di La Valle Agordina si è consolidata e rappresenta il cuore dell’attuale manifestazione, che fino al 2014 si svolgeva come consuetudine in un’unica giornata.

Dal 2015 la Pro Loco La Valle Agordina, in coralità con tutte le associazioni lavallesi riunite, ha deciso di investire su questa festa così rappresentativa e piena di tradizione, arricchendola di nuovi dettagli e portandola fuori dai confini del piccolo paese di La Val.

Viene quindi presentato al pubblico un evento che coinvolge a 360° il territorio lavallese e che si svolge su più giornate, con le cucine sempre pronte a preparare le specialità tipiche e le orchestre da ballo che suonano ogni sera.

Chi è l’Om Salvarech?

L’Om Salvarech – che in italiano si può tradurre con Uomo Selvatico –  è uno spirito benigno dei boschi, presente in numerose leggende alpine e molto famoso nel bellunese, in particolare a Rivamonte Agordino.

A La Valle Agordina, comune che sta di fronte a Rivamonte, questa antica storia si è sviluppata in una particolare variante che la rende unica rispetto alle altre tradizioni agordine. Per nostra fortuna non si è mai persa nel tempo, rimanendo salda alle proprie origini.

Le differenze tra l’Om Salvarech di Rivamonte e La Val

Nel paese di Rivamonte l’Om Salvarech ha le sembianze di un uomo ricoperto di muschi e licheni, abitante nel bosco. Ha insegnato all’uomo a colare il latte per mezzo del licopodio, un particolare muschio.

A La Valle Agordina (La Val) è invece uno spirito, vestito con abiti logori e rattoppati. Porta sempre con sé un antico feràl, ossia un lume, simbolo della luce, e un bachet, vale a dire un bastone in legno, che rappresenta la saggezza degli anziani.

La Pro Loco La Valle Agordina crede fermamente nella forza di questa autentica e antica tradizione e perciò si impegna nel non farla dimenticare.


Per informazioni e programma aggiornato: Pro Loco La Val