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Al via la nuova stagione sciistica – Intervista a Marco Pappalardo, direttore marketing Dolomiti Superski

Dolomiti Superski 2021 2022 - foto Whistaler

Anche sulle Dolomiti è iniziato il conto alla rovescia per l’avvio della stagione sciistica 2021 – 2022. A differenza dello scorso anno, gli impiantisti sono certi che potranno aprire le piste anche al grande pubblico e non solo agli atleti.

Marco Pappalardo, direttore marketing Dolomiti Superski
Marco Pappalardo, direttore marketing Dolomiti Superski

A parte i dubbi su come effettuare i controlli sul Green Pass, il sentiment degli operatori è orientato all’ottimismo, come ci ha raccontato Marco Pappardo, direttore marketing di Dolomiti Superski, il carosello sciistico più grande del mondo, che unisce le principali stazioni invernali delle Dolomiti tra Alto Adige, Trentino e Veneto.

Qual è il vostro stato d’animo a un mese dall’inizio della stagione?

Siamo molto positivi e ottimisti, non vediamo l’ora di cominciare. Almeno quest’anno abbiamo la garanzia che partiremo, che la stagione ci sarà.  È stato messo nero su bianco. Ci mancano da risolvere alcune questioni organizzative riguardanti la gestione del green pass. Speriamo ci vengano forniti tutti i chiarimenti del caso il prima possibile.

Quindi, il green pass sarà obbligatorio per sciare, però vi mancano le linee guida precise?

Sì, è la problematica più rilevante al momento, perché di fatto il resto è tutto stabilito: la portata degli impianti, limitata all’80% solo per quelli chiusi come cabinovie e funivie, l’obbligo di mascherine negli spazi comuni e sugli impianti… è tutto definito.

Al momento c’è l’incognita di come funziona effettivamente il controllo del green pass perché è stato varato l’emendamento al DPCM lo scorso settembre, ma mancano le linee guida esatte e quelle sono la discriminante importante che ci consentirà di gestire dal punto di vista organizzativo tutta l’attività.

Ci può fare un esempio?

Ad esempio, nel caso di un cliente che acquista uno skipass plurigiornaliero, attualmente non sappiamo se il controllo potrà essere fatto solo all’ingresso il primo giorno e gli altri successivi controlli vengano fatti a campione, oppure se si dovrà verificare il green pass ogni giorno allo stesso sciatore.

Questa informazione fa parte delle linee guida che devono ancora essere pubblicate.

Lavoriamo all’automazione dei processi il più possibile, per far sì che non ci siano assembramenti. Però l’automazione va a scontrarsi con la logica del green pass che è un documento personale tutelato dalle norme sulla privacy: non possiamo sapere fino a quando è valido un green pass e incrociare questo dato con quello della scadenza dello skipass.

Ma gli altri limiti, come quello della capienza all’80% o gli obblighi sul distanziamento, non sono un grosso problema?

No, abbiamo già l’esperienza dell’estate e tutto si riesce a gestire. Abbiamo visto come organizzarci efficacemente con una serie di operazioni strutturate di controllo e accompagnamento dell’utenza. Va detto che le persone ormai sono abituate, visto che da più di un anno e mezzo viviamo in questo contesto, non solo sulle piste da sci.

Com’è stato aver vissuto uno stop di una stagione intera? Che ripercussioni ha avuto anche sulla vostra attività come consorzio?

Chiaramente è stato molto pesante. Perdere una stagione intera è una batosta e che non riguarda solo noi, ma tutto il comparto economico turistico e montano in modo particolare. I ristori hanno dato un pochino una mano, ma non hanno risolto la situazione. Diciamo che una seconda stagione come quella dell’anno scorso non ce la possiamo permettere.

Nonostante lo stop, per la prossima stagione le novità saranno tante e anche importanti. Quali sono le principali?

Quest’anno avremo 14 nuovi impianti che entreranno in funzione, tra sostituzione di impianti esistenti – la maggior parte – e impianti nuovi.

Ricorderei, nel comprensorio di Carezza, la nuova funivia “Tires-Malga Frommer” come impianto di arroccamento della Val di Tires. A Cortina la cabinovia “Son dei Prade – Cianzopé – Bai de Dones” che collegherà l’area sciistica “Tofana” con quella di “Cinque Torri – Col Gallina – Lagazuoi”.

Sono questi i 2 fiori all’occhiello perché andranno a creare nuove opportunità, ma anche nelle altre vallate ci saranno tante belle novità, come la cabinovia Olang 1 + 2 a Valdaora a Plan de Corones, le 3 nuove seggiovie in Alta Badia, la cabinovia König Laurin 1 + 2 a Carezza, o la cabinovia Helmjet Sexten a Sesto. 

Ci può descrivere in particolare gli impianti a Tires e a Cortina?

Quello di Carezza è un impianto di risalita che si muove in una direzione inedita: l’impianto di risalita che ha la valenza di mezzo di trasporto 365 giorni all’anno. Lì c’è un progetto di mobilità che prevede la chiusura della strada per far sì che per raggiungere il passo Costalunga da quel versante, le persone utilizzino l’impianto di risalita tutto l’anno. La stazione a valle è inserita in una collina naturale, lo stesso la stazione a monte. Non sono stati abbattuti troppi alberi.

Ci sono state delle polemiche, ma mancava informazione rispetto al progetto: sono stati costruiti piloni molto alti sopra il bosco per evitare abbattimento di alberi perché è una zona protetta, habitat naturale del gallo cedrone. La costruzione dell’impianto ha richiesto una particolare sensibilità.

Quello di Cortina è un impianto di collegamento che va dalle piste delle Tofane, più vicine al paese, fino all’area sciistica delle Cinque Torri, già collegata al Col Gallina e al Passo Falzarego. Anche in questo caso si tratta di un’idea completamente nuova, del concetto di una cabinovia che sostituisca gli autobus e il traffico privato: l’ottica è quella di interpretare gli impianti di risalita come mezzi di trasporto.

In inverno sono a servizio del carosello sciistico, ma negli altri periodi dell’anno sono mezzi di trasporto per i turisti, in modo che lascino l’auto in albergo e non intasino le strade di montagna.

Da qualche tempo si parla di un maxi collegamento tra l’area di Cortina – Ski Civetta – Arabba, cosa ci dice al riguardo? 

Su questo non mi esprimo, è troppo presto. Sono progetti proiettati nel futuro, non ci sono ancora gli studi di fattibilità.

Venendo allora al presente, quando si comincerà a sciare?

I primi impianti, in alcuni dei nostri comprensori, saranno aperti il 27 novembre 2021. L’innevamento non presenta particolari difficoltà vista l’efficienza degli impianti per la produzione di neve programmata. Speriamo comunque di avere a livello paesaggistico uno scenario bello come quello dello scorso anno.

Avete stretto un accordo con Telepass per fornire un nuovo servizio, ci spiega come funziona?

Per usufruirne, bisogna dotarsi di tessera Telepass (una card, non l’apparecchio da mettere in macchina), che la stessa Telepass fornisce per i servizi aggiuntivi al pagamento del pedaggio autostradale. Questa tessera può essere usata per accedere agli impianti, al posto dello skipass. Si tratta di un sistema pay per use, con tariffa giornaliera.