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In Alto Adige entrano in vigore regole anti-Covid più severe. Fino al 7 dicembre, restrizioni in 20 località

In Alto Adige entrano in vigore regole anti-Covid più severe. Le novità interessano tutta la provincia di Bolzano, con misure ancora più stringenti in oltre 30 Comuni del territorio altoatesino.

In breve, ecco le regole da conoscere. In tutto il territorio provinciale è obbligatorio l’uso della mascherina (anche all’aperto, dove non si può garantire il distanziamento di un metro), mascherine FFP2 sui mezzi pubblici. Balli vietati, discoteche e sale da ballo chiuse.

Nei Comuni con dati particolarmente allarmanti (l’elenco è riportato di seguito) i locali devono chiudere alle 18, torna il “coprifuoco” tra le ore 20 e le 5 del mattino e gli eventi pubblici negli spazi chiusi sono sospesi.

La nuova ordinanza in vigore in Alto Adige

La nuova Ordinanza (la numero 34) firmata il 22 novembre 2021 dal presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher introduce da subito le nuove disposizioni. Per i 20 Comuni altoatesini più colpiti dalla pandemia, norme ancora più severe saranno in vigore dal 24 novembre (dalle ore 0.00) fino a martedì 7 dicembre 2021 incluso. Fino all’Immacolata, in pratica.

L’Ordinanza del presidente Kompatscher deriva da una proposta dell’assessore provinciale alla salute, Thomas Widmann. I responsabili dell’Azienda sanitaria provinciale in sintonia con il Ministero della salute hanno elaborato le misure necessarie per evitare l’ulteriore peggioramento della situazione alla luce dello sviluppo della pandemia.

Regole anti Covid più severe per tutta la provincia di Bolzano

Oltre alle regole di comportamento che ben conosciamo – distanziamento, igiene delle mani, uso della mascherina – in Alto Adige l’obbligo della mascherina viene esteso, da subito, a tutto il territorio provinciale.

MASCHERINA OBBLIGATORIA

Quando è obbligatorio indossare la mascherina? Quando ci si trova in tutti gli ambienti chiusi, ad eccezione della propria casa. Ma anche all’aperto, in quei casi in cui non risulta possibile mantenere una distanza di un metro dalle altre persone. La mascherina diventa obbligatoria nei centri cittadini e dei paesi, nelle piazze, nei mercati e nelle code d’attesa e in tutti i casi di assembramenti di persone.

MASCHERINA FFP2 SUI MEZZI PUBBLICI

Sui mezzi di trasporto pubblico, i passeggeri devono indossare una mascherina FFP2 o una equivalente. Non basta più, quindi, la mascherina chirurgica.

BALLI VIETATI, ANCHE ALL’APERTO

In provincia di Bolzano vengono nuovamente sospesi i balli che si svolgono in discoteche, locali danzanti e strutture analoghe, sia all’aperto che in ambienti chiusi.

CONTROLLI SUI LUOGHI DI LAVORO

L’Ispettorato provinciale del lavoro sta rafforzando i controlli con le Forze dell’ordine per garantire il rispetto delle misure di sicurezza previste per le attività lavorative.

Limitazioni specifiche per 36 Comuni dell’Alto Adige

Su consiglio dell’Azienda sanitaria, la nuova Ordinanza prevede ulteriori misure specifiche per 36 Comuni della provincia di Bolzano che registrano un numero particolarmente elevato di contagiati, pochi vaccinati ed un’elevata incidenza settimanale di contagi. L’intento è prevenire il sovraccarico delle strutture sanitarie, evitando un lockdown generalizzato.

I CRITERI PER VALUTARE LA SITUAZIONE

I criteri fissati dall’Azienda sanitaria di concerto con il Ministero della salute sono infatti questi 3:

  1.  il superamento del tasso di incidenza settimanale di 800 casi ogni 100.000 abitanti;
  2. la copertura vaccinale inferiore al 70% della popolazione vaccinabile
  3. e se ogni giorno vengono registrati più di cinque nuovi casi di positività al Covid 19.

DOVE ENTRANO IN VIGORE LE RESTRIZIONI? ECCO I 36 COMUNI

Attualmente i Comuni che rientrano in questi parametri sono: Rodengo, San Pancrazio, Caines, Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello-Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus, Castelrotto, Marlengo, Ortisei e Santa Cristina in Val Gardena, Laion, Postal, Ortisei, Moso in Passiria, Funes, Rasun Anterselva, Rio di Pusteria. A questi si aggiungono altri 16 comuni: Monguelfo-Tesido, Villandro, Prato allo Stelvio, Laces, Lasa, Tirolo, Campo Tures, Selva dei Molini, Perca, San Martino in Passiria, Selva di Valgardena, Fiè allo Sciliar, Valle Aurina, Cermes, Gais e Malles.

In tutte queste località entrano in vigore le restrizioni previste dall’ordinanza valida fino al 7 dicembre 2021.

LE REGOLE DA RISPETTARE NEI 36 COMUNI

Per il momento, le norme più severe per questi Comuni sono in vigore, per 14 giorni, fino al 7 dicembre 2021. Restano invariati i servizi assistenziali e l’attività di asili e scuole. Dalle ore 20 alle 5 del mattino in poi è vietato spostarsi (se non per comprovate esigenze). Nei locali che svolgono servizi di ristorazione, le consumazioni sono consentite da seduti con un massimo di 4 persone al tavolo e solo fino alle 18:00. Le strutture ricettive possono servire i loro ospiti interni anche dopo le 18:00.

STOP AGLI SPOSTAMENTI SERALI: DOPO LE ORE 20 SERVE L’AUTOCERTIFICAZIONE

Alla popolazione dei 20 Comuni interessati, tra le ore 20,00 e le 5,00 del giorno successivo, sono consentiti solamente spostamenti sulla base di comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o situazioni di necessità ed urgenza. Per questi spostamenti è necessaria un’autodichiarazione, che deve essere compilata preventivamente o direttamente durante il sopralluogo. 

SPORT CONSENTITO ALL’APERTO FINO ALLE ORE 20

È consentita l’attività sportiva o l’esercizio all’aperto, anche nelle aree attrezzate a tal fine e nei parchi pubblici. Facendo sport, bisogna mantenere una distanza di almeno due metri dalle altre persone (per tutte le altre attività è consentita una distanza minima di un metro). Durante l’attività motoria è inoltre necessario indossare una protezione respiratoria. Sport e attività fisica non sono consentiti tra le 20,00 e le 05,00.

SOSPESI GLI EVENTI NEGLI SPAZI CHIUSI

Sono sospese tutte le manifestazioni (anche in ambito culturale, del tempo libero, sportive o fieristiche) in spazi chiusi privati o pubblici. Sono sospese anche le prove e le esibizioni di cori e bande musicali, nonché gli spettacoli teatrali, le proiezioni cinematografiche, i convegni e simili incontri in presenza.

CONSENTITI GLI EVENTI PUBBLICI ALL’APERTO (CON GREEN PASS)

Gli eventi pubblici possono avere luogo all’aperto in aree delimitate nel rispetto delle misure di sicurezza di cui all’Allegato A previa presentazione del Green Pass (guarito, vaccinato, testato). Le restrizioni di accesso sono specificate nei protocolli di sicurezza al fine di evitare assembramenti e mantenere le distanze minime.

Ai Mercatini di Natale è consentito un massimo di un visitatore ogni 5 metri quadrati di superficie del mercato.

CONSENTITI GLI EVENTI SPORTIVI NAZIONALI E INTERNAZIONALI (SENZA PUBBLICO)

Gli eventi e le competizioni sportive nazionali e internazionali e gli eventi comparabili organizzati dalle Federazioni sportive possono svolgersi nel rispetto dei protocolli di sicurezza dell’Associazione sportiva competente.

Gli allenamenti degli atleti che prendono parte alle manifestazioni e gare consentite sono ammesse nel rispetto dei protocolli di sicurezza della relativa Federazione sportiva.

Le altre competizioni sportive outdoor sono consentite solo per gli sport individuali e non per gli sport di contatto: nessun pubblico può essere presente a nessuno degli eventi sportivi, delle gare e degli allenamenti consentiti.

MASCHERINE FFP2 OBBLIGATORIE OVUNQUE NEGLI AMBIENTI CHIUSI

Le mascherine FFP2 o equivalenti devono essere indossate in tutte le stanze chiuse (eccetto in casa propria). Le mascherine chirurgiche o di qualità superiore devono essere indossate all’esterno se la distanza interpersonale di un metro non può essere mantenuta nel lungo periodo. In ogni caso, questo vale per tutti gli assembramenti di persone, e quindi, ad esempio, nei centri cittadini e nei paesi, nelle piazze, nei mercati e nelle code d’attesa.

NEI NEGOZI, MASCHERINE FFP2 E DISTANZIAMENTO

All’interno degli esercizi commerciali, sia i clienti che il personale devono indossare una maschera FFP2 o equivalente. Nei negozi è ammesso un cliente ogni 10 metri quadri di superficie; nei negozi con una superficie inferiore a 20 metri quadrati, è consentita contemporaneamente la presenza di un massimo di due clienti. Deve essere garantita la distanza interpersonale di almeno un metro. Gli ingressi devono essere scaglionati in modo che le persone non rimangano nelle stanze più a lungo del necessario per la spesa.

PER BAR E RISTORANTI: CONSUMAZIONE AL TAVOLO FINO ALLE ORE 18, MASSIMO 4 PERSONE

Nel settore della gastronomia è consentita la consumazione seduti al tavolo, con un massimo di 4 persone a tavola, fino alle ore 18, purché siano osservate le misure di sicurezza di cui all’allegato A (legge provinciale 8 maggio 2020, n. 4).

La vendita di prodotti da asporto e consegna a domicilio è consentita dalle ore 5,00 alle ore 20,00. 

IN ALBERGO, RISTORAZIONE CONSENTITA

Le strutture alberghiere possono effettuare il servizio ristorazione ai propri clienti anche dopo le ore 18,00.

Tutte le ordinanze, documenti e informazioni sul Coronavirus sono pubblicate sul portale Coronavirus del sito web della Provincia di Bolzano.


La situazione in Alto Adige

Il presidente della provincia di Bolzano Kompatscher e l’assessore Widmann

In provincia di Bolzano, l’incidenza settimanale provinciale attualmente risulta paragonabile a quella di Germania o Svizzera, con importanti variazioni tra i singoli Comuni. Il dato è di 430 casi per 100.000 abitanti nella media settimanale, mentre alcuni Comuni hanno raggiunto valori sensibilmente più alti che si affiancano ad un tasso di vaccinazione inferiore.

“Un lockdown generalizzato, come in Austria, comporterebbe enormi costi e restrizioni alla libertà e deve rimanere un rimedio estremo in casi di assoluta emergenza, per evitare il collasso imminente del sistema sanitario”, ha ribadito l’assessore Wildmann. 

L’importanza dei vaccini

“Dove vi sono molti non vaccinati, il rischio di avere decorsi gravi ed ospedalizzazioni è nettamente superiore”, ha sottolineato Widmann, che infine ha ricordato come sia importante procedere rapidamente con le terze dosi in tutto il territorio provinciale ed ha ringraziato la popolazione per l’alta adesione dei giorni scorsi.

Il presidente Kompatscher ha sottolineato: “Le misure, sia a livello provinciale che comunale, sono state emanate sulla base delle indicazioni del Ministero della salute e ci consentono di intervenire tempestivamente per far fronte ai cambiamenti dei dati epidemiologici”.

“Crediamo che con lo sforzo di tutti attraverso le vaccinazioni e con il rispetto delle regole potremo evitare ulteriori misure. Dovremo valutare, di volta in volta, l’evoluzione dei dati per adottare le misure più adeguate. Salutiamo con grande favore – ha proseguito Kompatscher – il fatto che il Governo ha deciso che la dose booster possa essere effettuata già dopo 5 mesi della vaccinazione. Auspichiamo altresì l’introduzione del Super Green Pass solo per persone vaccinate o guarite allo scopo di garantire la libertà di movimento anche in base alle attese della maggioranza della popolazione. Speriamo che i 14 giorni previsti per l’adozione di queste misure più severe, nei nostri 20 Comuni, siano sufficienti a ridurre la curva dei contagi, per evitare un lockdown generalizzato, proteggere le strutture sanitarie dalla quarta ondata e garantire il mantenimento delle attività economiche e sociali durante i prossimi mesi invernali”.

Foto di copertina: Anna ShvetsPexels

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