In Alta Badia, incantevole vallata ladina incastonata tra le Dolomiti dichiarate patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco, la parola d’ordine è amore per il territorio, che si traduce nell’attenzione per l’ambiente, nell’educazione a una frequentazione consapevole, nel rispetto delle tradizioni.
La certificazione GSTC (Global Sustainable Tourism Council) ottenuta tempo fa, ha rappresentato per l’Alta Badia un punto di partenza per rendere la località sempre più sostenibile sia dal punto di vista ambientale, che culturale, socio-economico e gestionale.
Il concetto di sostenibilità risulta troppo spesso abusato e invece merita la massima e urgente considerazione, visto il contesto in cui viviamo. Nel caso dell’Alta Badia, l’impegno per uno sviluppo sostenibile si concretizza anche attraverso un ricco programma di iniziative previste per l’estate, con l’obiettivo di sensibilizzare abitanti e visitatori sulle tematiche ambientali.
Promuovere una destinazione turistica di prim’ordine come l’Alta Badia in un’ottica di sostenibilità significa prima di tutto rispettarla, dando priorità alle peculiarità di un territorio straordinario.
Atira: un insieme di iniziative per prendersi cura della natura
Quando gli abitanti della Val Badia parlano di sostenibilità, usano termini come “Amur” (Amore), “Teritore” (Territorio), “Insegnamënt” (Educazione), “Respet” (Rispetto) e “Ambiënt” (Ambiente). Da questo senso di responsabilità nasce la parola “Atira”, che non solo racchiude in un acronimo tutti i termini precedenti, ma in ladino significa “subito”. E quindi traduce l’esigenza di agire, di fare la propria parte.
Queste parole richiamano la necessità di rendersi responsabili di azioni concrete ed immediate, anche piccole.
Nell’estate 2024, Atira diventa quindi il manifesto che raccoglie una serie di incontri ed escursioni, in programma in Alta Badia ogni lunedì durante tutta la stagione estiva. Si tratta di appuntamenti ideati per aumentare la consapevolezza di residenti e visitatori su questioni cruciali per il mantenimento di uno sviluppo territoriale sostenibile e importanti per la comunità.
Con l’accompagnamento di esperti locali, i partecipanti alle escursioni guidate impareranno non solo nozioni affascinanti sulla montagna, ma anche come contribuire attivamente alla tutela del territorio. Con Atira si può iniziare a diventare “custodi” delle Dolomiti e dello straordinario patrimonio racchiuso tra questi monti unici al mondo.
Escursioni in Alta Badia: programma completo del progetto Atira (estate 2024)
Ecco di seguito le uscite in programma durante l’estate 2024: dalle escursioni con le guide naturalistiche e forestali, alle passeggiate per approfondire la vita contadina a quelle per ripulire l’ambiente da chi lo inquina.
La prenotazione alle singole attività è obbligatoria e può essere effettuata online sul sito www.altabadia.org, oppure direttamente presso gli uffici turistici dell’Alta Badia.
– Il bostrico: un insetto mangia-alberi
A fine ottobre 2018 la tempesta Vaia ha causato la distruzione di milioni di alberi. Una delle conseguenze è il proliferare del bostrico, un piccolo coleottero che sotto la corteccia degli alberi abbattuti ha trovato il proprio habitat ideale, distruggendo intere distese di abeti rossi, le cui chiome adesso appaiono come strane chiazze marrognole in mezzo ai boschi.
L’escursione con Roland, esperta guida forestale si svolge nel bosco in prossimità del Passo Campolongo e permette di acquisire informazioni chiare, pratiche e interessanti su questo parassita che da alcuni anni sta tormentando i boschi.
I partecipanti hanno l’opportunità di osservare in prima persona le conseguenze della tempesta sulle foreste e di apprendere come la proliferazione del bostrico stia influenzando l’ecosistema boschivo, trovando nell’habitat degli alberi abbattuti le condizioni ideali per svilupparsi.
Essere consapevoli di cosa accade è il primo passo per trovare soluzioni efficaci.
– Micologia: la foresta vista dal fungo
Andrea, appassionato micologo, condurrà i partecipanti in un’avventura esplorativa nel mondo dei funghi, alla scoperta del loro ruolo ecologico e delle proprietà medicinali.
Sarà possibile osservare il bosco dal punto di vista del fungo, che non è semplicemente un frutto della terra, ma il tramite che lega ogni forma di vita nell’ecosistema forestale.
L’escursione si svolge nei boschi di La Val, che custodiscono una diversità di funghi che va oltre i “soliti noti” porcini e finferli. Andrea fa diventare il cammino un vero e proprio viaggio sensoriale e cognitivo, dove ogni fungo incontrato è il pretesto per un racconto di ecologia, biologia e chimica. Si andrà alla scoperta del regno fungino, e della sua straordinaria proprietà medicinale, che molto spesso ha anticipato le nuove frontiere della ricerca farmacologica.
– Il contadino, custode dei prati di montagna
Alta Badia, custodi di saperi antichi – foto Alex Moling
L’escursione prevede una semplice passeggiata in compagnia di un giovane contadino, custode della tradizione agricola ladina, che accompagna i partecipanti sui prati curati da lui.
Il contadino svela l’arte e la scienza della falciatura, condividendo con l’ospite il significato e la necessità di questa pratica. Spiega inoltre i vari metodi utilizzati, i tempi per la falciatura durante tutta l’estate e come ogni tipo di taglio influenzi l’uso successivo del fieno. Grazie al giovane contadino è più facile capire come le conseguenze di una mancata cura dei prati di montagna e pascoli possa recare non solo danni estetici, ma soprattutto ambientali.
L’ospite comprende inoltre quanto sia importante il rispetto dei prati, riconoscendo il duro lavoro dei contadini, che stagione dopo stagione, si prendono cura di questi spazi, vitali per l’ecosistema montano.
L’attività si conclude con una visita guidata alla stalla e al fienile. Qui l’ospite può osservare da vicino la vita agricola di montagna, gli animali, le attrezzature utilizzate per la falciatura e la gestione dei prati e scoprire come il fieno è raccolto, conservato e utilizzato.
– Eco-Hiker: escursionisti responsabili
Lo scopo di Alta Badia Eco-Hiker è quello di sensibilizzare l’escursionista alla protezione dell’ambiente e delle Dolomiti, quale ecosistema molto fragile.
Troppo spesso vengono dispersi in natura rifiuti e scarti. Durante gli appuntamenti di Alta Badia Eco-Hiker con Alessia, guida escursionistica e ambasciatrice dell’Alta Badia, si avrà la possibilità di aiutare concretamente l’ambiente circostante.
Ai partecipanti verranno forniti guanti, attrezzi, sacchetti biodegradabili e tutto l’occorrente per riportare a valle i rifiuti trovati sui prati e nei boschi, lungo il percorso.
L’esperienza si conclude con un picnic al sacco, organizzato da Alessia, come ringraziamento dell’impegno per l’ambiente. Ad ogni ospite verrà regalato un box ecologico, utile a ridurre l’uso di imballaggi durante gli spuntini in montagna.
Altre iniziative in programma in Alta Badia
– Renasciüda, la rinascita del bosco
Il 16 giugno 2024 in Alta Badia si celebra la Renasciüda (rinascita, in ladino): la rinascita del bosco nei pressi del Passo Campolongo, distrutto dalla tempesta Vaia.
Durante questo evento, chiunque vorrà potrà aiutare a ripristinare le cicatrici lasciate dalla terribile tempesta, che nel 2018 ha raso al suolo un’intera area, aiutando a piantare insieme 1.000 alberi per ripristinare questo bosco.
La giornata è suddivisa in quattro fasce orarie, a partire dalle ore 10.00 alle 15.30. Ogni partecipante può scegliere la fascia oraria che preferisce.
Inoltre, c’è la possibilità di partecipare ad un’escursione guidata prima di ogni fascia oraria, per camminare insieme ad una guida locale fino al luogo dell’evento.
Per partecipare è richiesto un contributo di 10€ (a partire dai 10 anni di età) e l’iscrizione è obbligatoria online sul sito www.altabadia.org, oppure direttamente presso gli uffici informazione dell’Alta Badia.
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– Carless: per promuovere una vacanza senza auto
L’iniziativa Carless rappresenta un incentivo per gli ospiti dell’Alta Badia a non utilizzare la propria autovettura durante il loro soggiorno, privilegiando gli spostamenti a piedi o con i mezzi pubblici, decisamente più sostenibili.
Ai turisti che consegnano le chiavi della macchina al ricevimento della struttura ospitante e aderente all’iniziativa, e non utilizzano la propria autovettura durante tutto il loro soggiorno, verrà consegnata una card che darà loro la possibilità di usufruire di alcune riduzioni di prezzo sull’utilizzo dei taxi, sulla partecipazione ad escursioni ed eventi organizzati dagli uffici turistici dell’Alta Badia, nonché sull’accesso al Parco Avventura di Colfosco e al museo Museum Ursus ladinicus.
I partecipanti all’iniziativa riceveranno inoltre un regalo targato Alta Badia presso gli uffici turistici.
– Mobilità alternativa
Quando si parla di salvaguardia dell’ambiente, è fondamentale pensare alla riduzione delle emissioni causate dal traffico automobilistico. In questa direzione l’Alta Badia intende anche l’apertura estiva degli impianti di risalita, per permettere alle persone di muoversi anche con questo mezzo. Da qualche anno questo servizio è stato ulteriormente potenziato con l’attività della cabinovia Borest, che consente di spostarsi tra Corvara e Colfosco senza l’utilizzo dell’automobile. Dalla stazione di Colfosco si può proseguire sempre con gli impianti di risalita in direzione Valle Stella Alpina, oppure raggiungere l’impianto di risalita Plans-Frara che porta al Passo Gardena.
Le seggiovie La Fraina e Bamby sull’altopiano del Piz Sorega e del Piz La Ila collegano invece i paesi di La Villa e San Cassiano in tutta comodità.
Sono in totale 19 gli impianti di risalita aperti dal 15 giugno al 6 ottobre 2024, di cui si può usufruire grazie alla tessera Alta Badia Summer Card. In estate gli impianti di risalita diventano uno strumento di mobilità alternativa con il quale spostarsi all’interno del comprensorio.
Novità 2024: sarà disponibile a partire dal 1° maggio 2024 la Carta dell’ospite, che permette a tutte le persone che soggiornano presso una struttura associata alla Cooperativa Turistica Alta Badia, di usufruire gratuitamente di tutti i mezzi pubblici regionali dell’Alto Adige.
Fa parte del progetto di mobilità sostenibile anche il servizio di E-Bike Sharing a 2000 metri
Grazie all’E-Bike Sharing è possibile spostarsi da un posto all’altro con le biciclette a pedalata assistita raggiungendo i punti più panoramici della zona ed i tre parchi all’interno dell’Area Movimënt a 2000 metri.
Le stazioni dove ritirare o consegnare le bici sono ubicate presso le stazioni a monte degli impianti di risalita Col Alto, Piz La Ila e Piz Sorega. È possibile noleggiare e-bike di ultima generazione anche presso i negozi sportivi e noleggi della zona.
– Food Forest: per cibarsi di natura
La Food Forest, chiamata anche foresta commestibile oppure orto-bosco è una coltivazione multifunzionale, composta da alberi, piante, erbe medicinali e officinali, bacche e altri frutti di bosco.
Si tratta di un sistema produttivo che cattura, inoltre, in modo permanente CO2 e aumenta la biodiversità alpina, migliorando allo stesso tempo la fertilità del suolo.
L’Alta Badia, in collaborazione con Etifor (spin-off dell’Università di Padova), ha individuato nel Bosco Masisti al Passo Campolongo il luogo ideale per creare una Food Forest.
Grazie al progetto WOWnature Alta Badia, in questo bosco, quattro anni fa, è iniziato il processo di riforestazione, dopo essere stato fortemente danneggiato dalla tempesta Vaia. In questo bosco, si è dunque creata un’ottima biodiversità ed è possibile trovare gustose sorprese, tra le quali mirtilli, lamponi, fragoline di bosco, bacche di ginepro, sambuco e altre bacche e frutti tutti da scoprire.
Anche durante l’estate ormai alle porte sarà possibile creare il proprio percorso auto-guidato. Lungo il sentiero sono stati installati pannelli informativi, regalando la possibilità, oltre che di passeggiare, di conoscere tutti i segreti del bosco circostante.
– Bere l’acqua senza bottiglie di plastica
L’Alta Badia vuole sensibilizzare cittadini e visitatori ad adottare un comportamento rispettoso dell’ambiente anche nelle piccole scelte quotidiane. Una delle tematiche principali del progetto è l’acqua potabile. Il consumo di acqua in bottiglie di plastica lascia tracce permanenti ed è proprio per questo motivo, che la destinazione turistica vuole incentivare le persone al consumo di acqua di rubinetto e delle fontane, utilizzando bottiglie e borracce riutilizzabili.
– Sostenibilità non solo ambientale
Oltre sulla sostenibilità ambientale, i criteri della certificazione GSTC si concentrano su altri tre concetti fondamentali: la sostenibilità socio-economica, la sostenibilità culturale e la gestione sostenibile.
In questo senso l’Alta Badia ha creato un “green team” interno, che quotidianamente lavora ai progetti sostenibili in tutti gli ambiti. Nascono, grazie all’impegno di tutti gli operatori turistici locali, attività ed iniziative, oltre a quelle ambientali, che mirano ad ottenere degli standard di qualità sempre migliori.
Durante i mesi estivi ed invernali viene proposta ad esempio la rassegna “Nos Ladins-Noi Ladini”, che prevede una serie di esperienze da vivere con le persone del posto e che permettono di approfondire la propria conoscenza culturale sul mondo dei ladini. Inoltre, all’interno delle iniziative turistiche vengono coinvolti produttori e contadini locali, organizzando attività come le colazioni al maso, oppure corsi di cucina ladina, rinforzando in questo modo anche la sostenibilità socio-economica su cui poggia l’economia tradizionale della valle.
➥ Per informazioni: www.altabadia.org