Una serata speciale per celebrare i 50 anni del rifugio Furio Bianchet. L’ha organizzata la sezione di Belluno del Club Alpino Italiano e si terrà venerdì 15 marzo, con inizio alle ore 20.30, nella sala del Polo culturale di Sedico.
Lo storico rifugio, costruito ai piedi della parete nord della Schiara, si trova infatti nel territorio del Comune di Sedico e rappresenta un importante punto di riferimento per l’intero Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
Il programma della serata
L’incontro, condotto da Bepi Casagrande, sarà ricco di racconti dalla val Vescovà, che ha visto in oltre mezzo secolo numerosi alpinisti, bellunesi e non, confrontarsi fra scalate, storie e nottate sotto le stelle.
Sono previsti infatti gli interventi di Gabriele Arrigoni (socio onorario del Club Alpino Italiano e presidente del CAI di Belluno quando il rifugio è stato inaugurato, il 29 giugno 1973), Giorgio Fontanive, Gianni Gianeselli e Giampaolo Sani. Alberto Gris, vicepresidente del CAI di Belluno, racconterà la prima ascensione della Schiara e tratteggerà la figura di Furio Bianchet. Interverranno inoltre il presidente del Parco delle Dolomiti Bellunesi Ennio Vigne e il sindaco del Comune di Sedico Stefano Deon. Ad allietare la serata sarà il Coro Cai Belluno, diretto dalla maestra Elisa Isotton.
Mezzo secolo di storia per il rifugio alpino in Val Vescovà
Proseguono dunque le iniziative per festeggiare il primo mezzo secolo di storia del presidio alpino ricavato nell’edificio (costruito all’inizio degli anni ‘70) che un tempo serviva come abitazione per gli operai forestali e che attualmente è affidato alla sezione del Cai di Belluno.
L’evento fa seguito ad una serata analoga già proposta con successo lo scorso autunno nel capoluogo.
“Il rifugio Bianchet si trova in una delle zone più belle e panoramiche del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, tra il Talvena, il Pelf, la Schiara, il Burèl e il monte Coro – spiega Paolo Barp, presidente del Cai di Belluno -. Durante questa serata parleremo della sua storia, ma anche delle tante vicende alpinistiche che hanno preso vita in questi cinquant’anni. Sarà un evento particolare e imperdibile, grazie alla presenza di molte persone che hanno frequentato a lungo questi luoghi”, anticipa Barp. “Ricordare chi ci ha preceduto sulle nostre montagne ripercorrendo le tappe alpinistiche del nostro sodalizio contribuisce a guardare al futuro con nuovo entusiasmo. Per questo, continuiamo a rammentare con piacere alcune tappe miliari del cammino della nostra sezione, come quelle relative alla costruzione dei Rifugi Tissi e Bianchet e le storie di chi si è distinto nell’esplorazione e nella promozione delle nostre Dolomiti, come Piero Rossi”, conclude il presidente del Cai di Belluno.
L’ingresso all’evento del 15 marzo, patrocinato dalla Fondazione Dolomiti Unesco, dalla Provincia di Belluno, dal Comune di Sedico e dalla Fondazione Angelini, è libero e aperto a tutti.

Dove si trova il rifugio Bianchet?
Da più di dieci anni il rifugio Bianchet è gestito da Enzo Fedeli.
Situato ai 1250 metri di altitudine del Pian dei Gat nell’alta Val Vescovà, nel Comune di Sedico, si trova all’interno del territorio del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e delle Dolomiti Unesco (è infatti uno dei rifugi del patrimonio mondiale). Collocato lungo il percorso finale dell’Alta Via n. 1 delle Dolomiti, è meta di escursioni in giornata ma anche punto di appoggio per trekking e ascensioni alpinistiche di ogni grado di difficoltà.
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