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I boschi dell’Alto Adige: tesoro di biodiversità, polmone verde da preservare

In Alto Adige, più della metà del territorio è composto da terreni boschivi, un habitat che deve essere preservato da parte di tutti.

Le foreste altoatesine ospitano oltre 10.000 specie animali e 1.100 specie vegetali. Ogni ettaro assorbe circa 11 tonnellate di carbonio dall’atmosfera e il terreno può trattenere in totale 350 milioni di metri cubi d’acqua. Il 21 marzo, giorno in cui ricorre la Giornata internazionale dedicata alle foreste, i responsabili della silvicoltura hanno colto l’occasione per sensibilizzare la popolazione su questo habitat in continua evoluzione.

“Il cambiamento climatico, le precipitazioni e la diffusione del bostrico su vasta scala minacciano le nostre foreste”, fa presente il direttore della Ripartizione foreste, Günther Unterthiner. La volontà di proteggere il nostro ambiente deve partire da ogni singolo individuo, e la politica è la chiave per avviare questo cambiamento.  “Abbiamo elaborato l’Agenda forestale 2030, che presenteremo la prossima settimana. Essa comprende sette campi d’azione strategici che consentono di  per preservare le foreste alpine in modo sostenibile, in modo da poterle lasciare in eredità alle generazioni future” afferma l’assessore alle foreste, Arnold Schuler.

In Alto Adige, temperature aumentate di quasi 2 gradi in 40 anni

Anche le misurazioni effettuate in Alto Adige mostrano un aumento delle temperature e i rilevamenti effettuati alla stazione di Monticolo ne sono una prova, poiché la temperatura è salita di 1,8 gradi in un arco di 40 anni.

“Questo aumento delle temperature si ripercuote sull’ecosistema delle foreste. Alcune specie di animali e di piante non trovano più il loro habitat ideale e di conseguenza periscono, mentre le foreste non sono più in grado di svolgere le loro funzioni originarie al meglio, cioè quelle di protezione o di stoccaggio di anidride carbonica e acqua”, afferma Unterthiner.

Chi va in montagna può contribuire a preservare la natura che lo circonda con alcuni piccoli accorgimenti. Dal non inquinare l’ambiente al risparmiare l’acqua, fino a comportamenti corretti per tutelare la fauna selvatica, come ad esempio tenere il proprio animale domestico al guinzaglio e non illuminare con una luce forte quando si è nel bosco per non disturbare gli animali. 

Insieme ai 23.300 proprietari forestali – per lo più proprietari di piccoli appezzamenti – il Dipartimento foreste è intenzionato a rendere il territorio boschivo sostenibile. L’assessore Schuler parlando dell’Alto Adige ha espresso l’opinione che le foreste “in parte hanno un loro ciclo naturale, ma allo stresso tempo sono da preservare, quindi è anche essenziale adottare misure concrete. Per questo sosteniamo i proprietari con la nostra competenza e il nostro contributo affinché possano gestire le foreste, garantire una composizione ottimale delle specie in termini di biodiversità e protezione delle foreste, nonché eliminare il legname nocivo e prendere le giuste decisioni in materia di rimboschimento”.