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Sentiero Kaiserjager e Galleria del Lagazuoi: magnifica escursione ad anello sul Lagazuoi

Il ponte sospeso del sentiero Kaiserjager

Il sentiero attrezzato Kaiserjager e le gallerie del Lagazuoi costituiscono un magnifico percorso ad anello per escursionisti esperti e attrezzati. Un itinerario dal grande valore paesaggistico e storico che consente di ripercorrere le tracce della prima guerra mondiale sul Lagazuoi.

Il Sentiero KaiserjƤger e le Gallerie del Lagazuoi sono, oggi, due vie d’accesso per raggiungere il Rifugio Lagazuoi e la cima del monte che porta lo stesso nome.

L’escursione che descriviamo in questa pagina ĆØ un magnifico percorso ad anello per escursionisti esperti e attrezzati. Un itinerario dal grande valore paesaggistico e storico. Infatti, prevede la salita lungo il sentiero dei KaiserjƤger, che durante la prima guerra mondiale serviva da via di comunicazione tra il fondovalle e le postazioni austriache sul Lagazuoi, per trasportare in quota viveri, munizioni e materiale. Poi, la discesa lungo la galleria del Lagazuoi, scavate dai soldati italiani e austriaci.

Il sentiero KaiserjƤger prende il nome dai reparti militari austriaci e rappresentava il collegamento tra la postazione Vonbank, sul passo Valparola, e la cima del Lagazuoi, anchā€™essa controllata dallā€™esercito austriaco e che sarĆ  la vetta della nostra escursioni di oggi.

Questa escursione, piuttosto impegnativa e adatta a chi ha una buona esperienza di montagna, ĆØ consigliata se vi trovate nella zona di Cortina d’Ampezzo o in Alta Badia.

Descrizione dell’escursione lungo il sentiero dei KaiserjƤger e le Gallerie del Lagazuoi

La partenza del sentiero Kaiserjager ĆØ posta normalmente sul passo Valparola, nei pressi del forte Tre Sassi, a quota 2182m slm, dove sono disponibili alcuni parcheggi. Il sentiero ĆØ inizialmente una stretta mulattiera che sale subito verso sud-est, puntando proprio la postazione Vonbank. Attraversiamo una pietraia da cui osserviamo le vie di arrampicata alla nostra sinistra.

Sul percorso, specie di prima mattina, non ĆØ raro incontrare camosci e marmotte che ci fanno compagnia mentre arriviamo ai primi ruderi delle linee difensive austriache. Camminiamo allā€™interno delle trincee che ci superano in altezza e in breve, in leggera salita, raggiungiamo la zona chiamata Intra i Sas (“tra i sassi”). Un ricovero scavato in un enorme masso ĆØ posto proprio ad un bivio. Alla sua sinistra il sentiero comincia a salire, abbandona le trincee e si dirige verso la parete del Lagazuoi.

GiĆ  dopo aver superato il masso possiamo ammirare il resto delle trincee della linea Vonbank, che insieme con le fortificazioni del Sass de Stria e il forte Tre Sassi, costituiscono la linea di difesa che dal 24 maggio 1915 e fino alla disfatta italiana a Caporetto ha permesso allā€™esercito austriaco di difendere il passo Valparola e la Val Badia dallā€™avanzata italiana.

Sullo sfondo vediamo chiaramente la sagoma delle Cinque Torri, dove invece ĆØ possibile visitare le trincee Italiane.

Il sentiero sale in modo costante con brevi tornanti e senza alcuna possibilitĆ  di ripararsi dal sole, per questo si consiglia di intraprenderlo con il fresco del mattino. Arrivati quasi in prossimitĆ  della parete, una breve salita gradinata ci fa guadagnare una piccola stretta cengia, punto chiave del sentiero Kaiserjager.

Questo ĆØ il momento di indossare il kit da via ferrata e il casco. Camminiamo in cengia per una ventina di metri finchĆØ arriviamo al famoso ponte sospeso, protagonista immancabile di tutte le fotografie di questo sentiero. ƈ buona norma non attardarsi troppo con le fotografie, specie se tante persone attendono di passare il ponte, ma una foto di rito non si nega a nessuno.

Dopo il ponte, il sentiero attrezzato prosegue in salita, ancora su una stretta cengia, per uscire poi su una larga terrazza erbosa da cui possiamo ammirare sotto di noi il ponte che abbiamo appena percorso.

Siamo anche allā€™uscita della famosa Cengia Martini, vera spina nel fianco dellā€™esercito austriaco, che vediamo sulla nostra destra. Noi proseguiamo perĆ² puntando ancora verso la parete del Lagazuoi, questa volta in direzione nord-ovest, risalendo faticosamente il fianco di un ampio teatro roccioso fino a raggiungere una larga cengia.

ƈ il tratto finale della nostra salita, alle nostre spalle giƠ vediamo chiaramente il rifugio Lagazuoi e proseguendo incontriamo le uscite delle vie di arrampicata che abbiamo notato alla partenza.

Ancora pochi passi e ci troviamo su una piccola apertura nella cresta del Lagazuoi e lo scenario cambia completamente. Davanti a noi una spianata ā€œlunareā€ a cui fanno da cornice le vette del Grande Lagazuoi e le Cime di Fanes, sullo sfondo riconosciamo, inconfondibili, le Tofane.

Prendiamo la via in cresta alla nostra destra che ci conduce in breve alla cima del Lagazuoi a 2762m slm da cui la vista ĆØ veramente incredibile. Possiamo scorgere molte delle piĆ¹ belle cime Dolomitiche: Antelao, Pelmo e Civetta, la Marmolada e le Pale di San Martino e tante, veramente tante altre. Il Rifugio Lagazuoi e la sua magnifica terrazza panoramica meritano sicuramente una sosta.

Dopo esserci riempiti gli occhi di meraviglia possiamo dirigerci verso la stazione della funivia. No, non per tornare con gli impianti! Ma perchƩ proprio sotto la stazione continua il nostro percorso. Indossiamo i caschi e montiamo la torcia frontale (entrambi fondamentali!) stiamo per raggiungere le famose gallerie del Lagazuoi.

Queste gallerie sono state in parte scavate dallā€™esercito italiano e in parte dallā€™esercito austriaco in quella che fu definita la ā€œguerra di mineā€ del Lagazuoi e che consistette sostanzialmente nello scavare profondi tunnel nel cuore della montagna per piazzare delle mine che avrebbero dovuto distruggere le postazioni nemiche.

Per gli italiani lā€™obiettivo era lā€™anticima del Lagazuoi, per gli austriaci il famoso villaggio aggrappato alla roccia della Cengia Martini.

Ci inoltriamo quindi nelle viscere della montagna attraverso la galleria elicoidale. Il casco e la luce frontale sono indispensabili, la galleria ĆØ completamente buia e molto bassa. Cominciamo a scendere gli alti gradini di legno e roccia ammirando lā€™opera che ĆØ costata il sacrificio di molti uomini.

Ogni tanto una camera o una finestra lasciano filtrare un poā€™ di luce e ci permettono di osservare il panorama verso la Tofana di Rozes e il Castelletto. La discesa continua nella umida galleria fino ad arrivare ad un bivio. A destra possiamo uscire verso la Cengia Martini, mentre a sinistra usciamo dalla galleria per ricongiungerci con il sentiero CAI 402 che scende da forcella Travenanzes e va verso il passo Falzarego.

Scendiamo per qualche tornante fino quasi al passo dove troviamo un sentiero che risale sulla destra, ci porterĆ  nuovamente alle postazioni Vonbank per chiudere il nostro anello e ritornare al forte Tre Sassi sul passo Valparola.

Foto del sentiero dei KaiserjƤger e le Gallerie del Lagazuoi

Ecco le foto che raccontano l’intera escursione fatta sul sentiero Kaiserjager per salire al rifugio Lagazuoi e poi scendere al passo Valparola lungo le gallerie del Lagauoi.

Clicca sulle immagini per ingrandirle:

Cosa significa KaiserjƤger?

Kaiserjager, letteralmente “cacciatori imperiali” ĆØ una parola in lingua tedesca composta da Kaiser “imperatore” e JƤger “cacciatore”. Con questo nome, fino al 1918, si indicavano i soldati dell’esercito austriaco reclutati fra gli abitanti del Tirolo e addestrati in modo particolare per affrontare i combattimenti in alta montagna.

Sentiero dei KaiserjƤger: difficoltƠ

Il sentiero Kaiserjager non ĆØ una via ferrata vera e propria, ma un sentiero attrezzato, cioĆØ un sentiero di montagna che presenta in alcuni punti dei cordini d’acciaio infissi nella roccia a cui tenersi. Non ĆØ necessario il kit da ferrata quindi, ma ĆØ comunque consigliato per chi non ĆØ abituato a questo tipo di percorsi. Il tratto attrezzato ĆØ breve ma presenta una leggera esposizione, per questo consigliamo di assicurarsi.

Le difficoltĆ  di tipo alpinistico sono tutte nel passaggio chiave dopo il ponte sospeso, il resto del percorso richiede buona preparazione fisica per la durata e il dislivello da percorrere.

Per la discesa lungo la galleria sono assolutamente necessari il caschetto e una torcia frontale, sconsigliamo l’utilizzo della torcia del telefono cellulare, ĆØ bene avere le mani libere per tenersi al cordino, il terreno ĆØ spesso bagnato e scivoloso oltre che molto ripido e non va sottovalutato.

Quando percorrere il sentiero Kaiserjager e le gallerie del Lagazuoi?

L’escursione che passa per il sentiero attrezzato dei Kaiserjager e per le gallerie del Lagazuoi va fatta esclusivamente in estate. Da escludere assolutamente in altri periodi dell’anno, quando neve e ghiaccio coprono il percorso aumentando notevolmente la difficoltĆ . Questo vale per tutte le escursioni in alta quota, da evitare in condizioni invernali per la pericolositĆ  che le contraddistingue.

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Prudenza in montagna

āš ļø Raccomandiamo sempre la massima attenzione e la preparazione adeguata per affrontare con PRUDENZA ogni escursione. Rispettiamo tutti le raccomandazioni del Soccorso Alpino: prima di approcciarci ad un'uscita in montagna ĆØ fondamentale consultare i bollettini meteo e valanghe, studiare in modo approfondito le caratteristiche dellā€™itinerario sulla mappa escursionistica, valutare con consapevolezza il proprio livello di allenamento e utilizzare sempre equipaggiamento e attrezzatura adeguati. Prima di partire per un'escursione ĆØ bene informarsi presso gli uffici turistici locali e contattare i rifugi della zona per avere notizie aggiornate sulla percorribilitĆ  dei sentieri.

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