Informazioni
Malga Ra Stua, Rifugio Fodara Vedla e Rifugio Sennes (aperti in estate e in inverno)
Tabacco di riferimento: Enneberg-Dolomiti di Braies. Marebbe e Dolomiti Ampezzane
Da Ra Stua a Sennes, passando per Fodara Vedla. Questa escursione ad anello ĆØ veramente speciale per noi, la percorriamo almeno una volta allāanno e il motivo ĆØ facile da spiegare: la natura in questi luoghi ha veramente dato il meglio di sĆ©. Non siamo i soli a pensarlo, del resto: lāescursione attraversa ben due parchi naturali, il Parco Naturale delle Dolomiti dāAmpezzo e il Parco Naturale Fanes – Sennes – Braies, nel cuore delle Dolomiti patrimonio mondiale dell’umanitĆ UNESCO.
LEGGI LA DESCRIZIONE DELL’ESCURSIONE ā
GUARDA LE FOTO (IN FONDO) ā
Dal Parco Naturale Dolomiti d’Ampezzo al Parco Naturale Fanes Sennes Braies
Partiremo dal Parco Naturale delle Dolomiti dāAmpezzo, situato nella parte nord-orientale delle Dolomiti, proprio sotto la Croda Rossa e alle spalle delle Tofane, ci inoltreremo tra boschi di conifere e ampie distese di prati alpini, costeggiando torrenti cristallini e godendo di panorami mozzafiato.
Arriveremo al limite del Parco Naturale Fanes – Sennes – Braies, da cui potremo ammirare le vette imponenti della Croda Rossa, passeggiando tra i pascoli e boschi di abeti e larici. Questo parco ĆØ anche famoso per la sua fauna, che include cervi, camosci, aquile reali e marmotte.
In questa escursione che ci porterĆ prima a Malga Ra Stua e poi al rifugio Sennes, passando per quel luogo incantato che ĆØ Fodara Vedla, saremo immersi nella bellezza della natura in un’esperienza indimenticabile che ci permetterĆ di scoprire due tra i parchi naturali più belli e affascinanti delle Dolomiti. Cammineremo al confine tra Veneto e Alto Adige, dato che l’itinerario qui descritto si snoda a cavallo tra le province di Belluno e di Bolzano, tra il territorio di Cortina d’Ampezzo e quello di San Vigilio di Marebbe.
Partenza da SantāUberto
La partenza ĆØ dal parcheggio di SantāUberto, presso un tornane sulla statale 51 ādi Alemagnaā, raggiungibile da Cortina dāAmpezzo (direzione Dobbiaco) oppure da Dobbiaco (direzione Misurina-Cortina dāAmpezzo), percorrendo il passo Cimabanche.
La strada che parte dal parcheggio ĆØ asfaltata fino a malga Ra Stua (che infatti i meno allenati possono raggiungere in auto) ma noi dopo pochi metri prendiamo il sentiero n.6 sulla sinistra che costeggia la strada e passa nel bosco.
Questo sentiero incrocia la strada un paio di volte, portandoci in certi casi in una posizione rialzata nei pressi delle crode di Son Pòuses per poi scendere per attraversare un torrente (Aga de Ciampo de Cròsc) che pochi metri più in alto disegna bellissimi giochi dāacqua nei gores (che vedremo al ritorno).
Malga Ra Stua

Superato il torrente risaliamo lāaltro versante dopo circa unāora dalla partenza ci ritroviamo a Ra Stua, una bellissima malga situata su un’ampia radura.
Malga Ra Stua ĆØ gestita e offre la possibilitĆ di mangiare ottimi piatti tipici della cucina ampezzana e pernottare.
Dopo una breve sosta la superiamo, restando sempre sul sentiero n. 6, una strada sterrata larga e comoda che ci porta in breve ad un largo pascolo in cui troviamo un bivio. Siamo a Cianpo de Cròsc, vero crocevia di sentieri: da qui infatti si può scegliere se proseguire dritti e arrivare al rifugio Sennes, virare a destra e puntare al rifugio Biella, oppure a sinistra per raggiungere Fodara Vedla. Imbocchiamo proprio quest’ultimo, quello sulla sinistra, il sentiero n. 9, che entra nel bosco e comincia a risalire con una serie di tornanti.
Fodara Vedla

Dobbiamo superare circa 250 metri di dislivello, ma una volta usciti dal bosco la strada spiana e attraversa un largo pianoro in cui con cui po’ di fortuna possiamo osservare il Lago de Rudo (negli ultimi anni quasi sempre completamente asciutto in estate) per poi proseguire fino a un meraviglioso gruppo di baite: siamo a Fodara Vedla, un alpeggio a 2000 metri dove il rifugio Fodara Vedla ĆØ lāedificio principale.
Lo scenario ĆØ idilliaco e invita a fare una sosta e un piccolo giro tra le pittoresche baite, prima di riprendere il cammino verso la nostra destinazione: il rifugio Sennes.
Siamo entrati a tutti gli effetti nel territorio del Parco Naturale Fanes – Sennes – Braies. Seguendo il sentiero n. 7, che ad un certo punto si stacca dalla strada sterrata per tagliare nel bosco sulla destra, ci dirigiamo verso il rifugio Sennes attraversando il Plan del Lasta.
Il rifugio Sennes

Manca poco ormai e in una mezzāora siamo finalmente al rifugio Sennes, un accogliente rifugio alpino nel cuore del Parco Naturale Fanes – Sennes – Braies, a 2.116 metri di altitudine. La cucina del rifugio ĆØ veramente eccezionale e noi stessi ne abbiamo più volte subito il fascino!
Il ritorno ora ĆØ molto semplice, il sentiero n.6 scende dritto e senza altre deviazione fino a malga Ra Stua lungo una traccia larga.
I Gores de lāAga de Ciampo de Cròsc


Per tornare al parcheggio di Sant’Uberto da Ra Stua prendiamo di nuovo il sentiero n.6.
Ma, prima di farlo, facciamo qualche passo sulla strada fino a incontrare delle scale e passerelle metalliche da cui possiamo osservare i cosiddetti āGoresā, dei canyon scavati dal torrente (lāAga de Ciampo de Cròsc) con cascate, giochi d’acqua e piccole piscine naturali.
Ritorniamo ora sui nostri passi e riprendiamo il sentiero n.6 che ci riporta a ritroso fino al parcheggio di S. Uberto, evitando la strada asfaltata.
Escursione a Malga Ra Stua, Rifugio Sennes e Fodara Vedla: le foto dell’itinerario
Clicca sulle immagini per ingrandirle e vedere le foto dell’escursione passo passo:





















Escursioni nelle Dolomiti
Prudenza in montagna
ā ļø Raccomandiamo sempre la massima attenzione e la preparazione adeguata per affrontare con PRUDENZA ogni escursione. Rispettiamo tutti le raccomandazioni del Soccorso Alpino: prima di approcciarci ad un'uscita in montagna ĆØ fondamentale consultare i bollettini meteo e valanghe, studiare in modo approfondito le caratteristiche dellāitinerario sulla mappa escursionistica, valutare con consapevolezza il proprio livello di allenamento e utilizzare sempre equipaggiamento e attrezzatura adeguati. Prima di partire per un'escursione ĆØ bene informarsi presso gli uffici turistici locali e contattare i rifugi della zona per avere notizie aggiornate sulla percorribilitĆ dei sentieri.