Informazioni
L’Alta Via dell’Orso è il nome di un itinerario escursionistico, naturalistico e culturale che si snoda nel territorio di Colle Santa Lucia, sulle pendici vulcaniche del Monte Pore, tra le Dolomiti Bellunesi.
I percorsi in realtà sono due e ripercorrono le tracce del romanzo “La pelle dell’orso” dello scrittore Matteo Righetto, ispirandosi al viaggio che i protagonisti dell’opera letteraria compiono alla ricerca dell’orso chiamato da tutti El Diàol.
La pelle dell'orso
La singolare Alta Via dell’Orso propone dunque due escursioni di difficoltà medio-facile, ciascuna delle quali richiede circa mezza giornata. La seconda, in particolare, ha uno sviluppo piuttosto lungo e richiede un po’ di allenamento. Per orientarsi lungo il cammino, basterà seguire le tabelle in legno che segnalano adeguatamente il sentiero da intraprendere: in arancione, il percorso dell’Alta Via numero 1, in verde quello dell’Alta Via numero 2, inaugurata ufficialmente nell’estate del 2023.
Due itinerari da fare a piedi, dunque, a ritmo lento, immergendosi in quegli scenari silenziosi incorniciati dalle Dolomiti Bellunesi che hanno tanto da raccontare.
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Alta via dell’Orso n.1 – Percorso arancione
Dislivello: circa 400 metri
Tempo di percorrenza: 3 ore
Partenza e arrivo: Colle di Santa Lucia
L’Alta Via dell’Orso numero 1 – la prima ad essere stata immaginata nel territorio, nel 2018 – corrisponde al percorso arancione.
Si inizia proprio nel centro storico del paese di Colle Santa Lucia e da lì si inerpica sui paesaggi più affascinanti e selvaggi alle pendici del massiccio del Pore passando per Sopradaz, Cason Dai Coi e la Forzela. Poi si scollina sul versante di Livinallongo del Col di Lana, puntando verso il Col de Larzonei, e ci si ricollega al tracciato storico della Strada della Vena. Infine, passando per Colcuch, Forcia e Cianazei si scende facendo ritorno verso il centro di Colle.
Alta via dell’Orso n.2 – Percorso verde
Dislivello: circa 800 metri
Tempo di percorrenza: 4 ore 30 min
Partenza: Rifugio Fedare (Passo Giau)
Arrivo: Colle di Santa Lucia
La nuova Alta Via dell’Orso, la numero 2, è identificata come il percorso verde.
Inizia sul passo Giau, nei pressi del Rifugio Fedare (dove si trova la fermata dei mezzi pubblici Dolomitibus e un parcheggio per le auto). Seguendo la vecchia strada militare sterrata (sentiero CAI 463), realizzata durante la prima guerra mondiale, passando per baite e prati si raggiunge la località Jof de Melei. Da qui il percorso scollina sul versante di Livinallongo del Col di Lana seguendo un sentiero alla base del Monte Pore per raggiungere le località Val dai Sasc. Dopo aver percorso un tratto nel bosco si arriva in località Livinei sul versante ovest del monte Pore, per poi raggiungere in seguito la frazione di Larzonei. Da qui il percorso si congiunge con il tracciato storico della Strada della Vena che collega le Miniere del Fursil al Castello di Andraz per arrivare alla conclusione nel centro storico di Colle Santa Lucia.
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Info point a Colle Santa Lucia
Chi desidera intraprendere l’Alta Via dell’Orso può passare nell’ufficio turistico di Colle Santa Lucia (situato in piazza) per chiedere tutte le informazioni necessarie e ricevere aggiornamenti su eventuali aperture, chiusure e limitazioni.
Mappa dell’Alta Via dell’Orso, 1 e 2
Clicca qui per visualizzare la mappa dell’alta via realizzata dall’associazione turistica di Colle Santa Lucia.
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Prudenza in montagna
⚠️ Raccomandiamo sempre la massima attenzione e la preparazione adeguata per affrontare con PRUDENZA ogni escursione. Rispettiamo tutti le raccomandazioni del Soccorso Alpino: prima di approcciarci ad un'uscita in montagna è fondamentale consultare i bollettini meteo e valanghe, studiare in modo approfondito le caratteristiche dell’itinerario sulla mappa escursionistica, valutare con consapevolezza il proprio livello di allenamento e utilizzare sempre equipaggiamento e attrezzatura adeguati. Prima di partire per un'escursione è bene informarsi presso gli uffici turistici locali e contattare i rifugi della zona per avere notizie aggiornate sulla percorribilità dei sentieri.