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Come gestire le situazioni di emergenza in ambienti difficili? In Trentino, il corso nazionale di Soccorso in Ambiente Impervio (le foto)

Si è appena conclusa la sedicesima edizione del SAI, il corso di Soccorso in Ambiente Impervio organizzato dalla Scuola nazionale medica del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico quest’anno in collaborazione con il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino.

L’attività di formazione si è svolta dal 2 al 5 maggio a Molveno. Si tratta di un appuntamento annuale ed è cruciale per trasmettere a medici e infermieri contenuti aggiornati (teorici e pratici) sul trattamento avanzato dei feriti in ambiente montano e impervio.

L’iniziativa, aperta a tutto il personale sanitario, indipendentemente dalla loro appartenenza al Soccorso Alpino e Speleologico, ha coinvolto 70 partecipanti, tra medici e infermieri provenienti da tutta Italia. Di questi, circa la metà erano soccorritori appartenenti al CNSAS.

Lezioni teoriche, worskhop e simulazioni in ambiente

Durante le quattro giornate di corso, i partecipanti hanno potuto seguire lezioni frontali su tematiche specifiche, workshop pratici e simulazioni di interventi in ambiente impervio.

Tra i numerosi argomenti trattati, vi sono il traumatizzato in ambiente impervio e la limitazione dei movimenti della colonna, la sindrome da sospensione, l’ipotermia e i congelamenti, il soccorso in valanga, la valutazione della scena, il bambino traumatizzato, la gestione delle vie aeree, l’analgesia, il ruolo del CNSAS nelle maxiemergenze.

10 scenari diversi affrontati nelle simulazioni d’intervento

Nella giornata dedicata alle simulazioni in ambiente, sono stati preparati dieci scenari diversi. I partecipanti, divisi in piccoli gruppi, sono stati chiamati a gestire sanitariamente i diversi infortunati.

Tra i casi simulati ci sono: un forrista caduto da un salto di roccia, un cacciatore ferito da un’arma da fuoco, un biker caduto in un bosco ripido, tre situazioni diverse di climber precipitati in parete, un operaio forestale schiacciato da un tronco, un pilota di parapendio precipitato nel bosco, un operaio di una ditta di disgaggi con gamba amputata e un bambino caduto dalle scale di una baita.

Foto di Luca Tondat

“Un importante momento di formazione sanitaria”

La direttrice della Scuola Nazionale Medica, Simona Berteletti e responsabile del SAI 2024, ha sottolineato l’importanza del corso come approfondimento delle situazioni particolari che si verificano in ambiente montano, evidenziando l’apporto fondamentale che medici e infermieri possono offrire in tali contesti. Le sue parole: «Il SAI rappresenta un momento importante di formazione sanitaria dove approfondire quelle situazioni particolari che si verificano quando avvengono incidenti in ambiente montano o impervio, per i quali è richiesto l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico. La nostra peculiarità, infatti, è quella di portare un soccorso di tipo sanitario in ambiente; se è vero che tutti i soccorritori “laici” ricevono una formazione dal punto di vista sanitario, avere nella squadra medici e infermieri è un valore aggiunto che può fare la differenza. Fa piacere vedere la partecipazione al SAI anche di molte persone non socie perché può essere un modo per avvicinarle e sensibilizzarle al mondo del Soccorso Alpino».

L’edizione 2024 del corso in Trentino

Stefano Larcher, sanitario del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino e istruttore, è tra gli organizzatori del SAI 2024. «Il SAI è un corso itinerante che viene organizzato annualmente e quest’anno abbiamo avuto l’onore di ospitarlo in Trentino, a Molveno. È un’opportunità straordinaria per medici e infermieri che fanno parte della nostra organizzazione, ma non solo, perché consente di mettere in pratica le proprie competenze e conoscenza su più scenari e di esercitarsi su quelle che sono le peculiarità del soccorso sanitario in ambiente impervio. Ringrazio per la collaborazione il Comune di Molveno e Hems Association, che hanno patrocinato l’evento, oltre che i figuranti e Sofrapa, l’azienda che si è occupata del trucco, per aver contribuito a rendere realistiche le simulazioni. Un ringraziamento al sindaco di Molveno Matteo Sartori, al Presidente del CNSAS Maurizio Dellantonio e al Presidente del CNSAS Trentino Walter Cainelli per la partecipazione».

L’iniziativa è stata possibile grazie al supporto di numerose aziende e enti: Società Incremento Turistico Molveno, Revì – Trentodoc, Medical Parma, Montura, Melinda, Ferrino, Northwall, Dolomiti Paganella Azienda per il Turismo, Flamor Srl, Kong, Ferno Srl, Valmar, Rescue Press, Trentino Marketing.

Il prossimo appuntamento del SAI è già stato annunciato per la primavera del 2025 e farà tappa in Sicilia.

Foto di copertina: credits Luca Tondat