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Al Vinitaly debutta Agadeìta, la grappa di Cortina: è ottenuta con uve di vigneti bellunesi della IGT Dolomiti

agadeita grappa di cortina castagner

La grappa di Cortina fa il suo debutto ufficiale al Vinitaly: domenica 14 aprile 2024, infatti, nei padiglioni di Verona Fiere si è svolta una degustazione di Agadeìta.

Prodotta da Castagner, la grappa è ottenuta da vinacce di Riesling, Muller Thurgau, Traminer, Moscato Bianco e Pinot Nero provenienti da uve dei vigneti della IGT Dolomiti coltivate nel Bellunese e distillate alla Distilleria Castagner in provincia di Treviso.

Agadeìta, in ladino, significa “acqua di vita”. “Un nome evocativo e un suono schietto che ricorda l’autenticità e il profondo legame con la cultura e la tradizione cortinese richiamati anche dai marchi “Cortina” e “scoiattolino”, presenti nell’etichetta”, spiega l’azienda, che presenta Agadeìta come l’essenza del territorio dolomitico.

Agadeìta ha un profumo vivace che spazia dagli aromi floreali e di frutta a pasta bianca ai sentori di mora e lampone con note balsamiche e minerali in una sensazione di gradevole intensità.

Viene proposta in due versioni: grappa bianca in bottiglia classica da 70 cl prodotta in 2 mila e 500 esemplari e grappa bianca “Agadeita Rara”, in confezione luxury in bottiglia decanter da 70 cl prodotta in altri 500 esemplari.

L’equivalente di altre 3 mila bottiglie di Agadeìta è stato messo in barriques per diventare riserva tra due anni e sarà pronto per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. 

La presentazione al Vinitaly 2024

Agadeìta è stata presentata al Vinitaly in una degustazione, guidata dai sommelier della Fondazione Italiana Sommelier (Fis), durante la quale è stata proposta in abbinamento con lo strudel di Cortina.

Com’è nata la “Grappa Vigneti delle Dolomiti”

Agadeìta si può fregiare del nome “Grappa Vigneti delle Dolomiti”. Le uve provengono, infatti, da vigneti coltivati nel Bellunese e sono vinificate nel territorio delle Dolomiti.

Roberto Castagner racconta come è nata. “Mi è arrivata della vinaccia dai vitigni che il mio socio, Bernardo Piazza, ha nel Bellunese, a circa 400 metri di altitudine, in una zona caratterizzata da una forte escursione termica, e ho sentito che aveva un aroma particolarmente intenso. Ho deciso così di distillarla, ma separando le quattro vinacce di uve bianche, il Riesling, il Muller Thurgau, il Traminer e il Moscato Bianco, e la vinaccia di uva rossa, il Pinot Nero. Il risultato è stato straordinario: una grappa strutturata come un rosso, ma profumata come un bianco”

Il mastro distillatore Roberto Castagner ha voluto dedicare alla “Regina delle Dolomiti” la sua ultima creazione.

“La grappa – prosegue Castagner – fa parte del dna della gente di Cortina e di montagna in generale. In passato si beveva la grappa soprattutto nelle aree alpine e quasi tutti i contadini la producevano. C’è una sorta di rispetto e di venerazione nei confronti di questo distillato che fa parte della tradizione contadina, si produceva per vivere momenti astratti dalla realtà quotidiana che a volte poteva essere difficile e veniva considerato anche curativo. Per questo, proprio per il suo forte valore emblematico, ho creato Agadeìta”.

“Siamo riusciti a creare una grappa d’alta quota. Finalmente esiste la grappa di Cortina, una grappa unica come è unica Cortina”, conclude Castagner.

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