Neve, bollicine e piatti gourmet. Inizia, in Val di Fassa, “Trentodoc sulle Dolomiti”: la manifestazione enogastronomica dedicata al nobile spumante trentino – il primo metodo classico ad aver ottenuto la DOC in Italia – si protrarrà tutto il weekend, dal 2 al 5 febbraio 2017.
Nei ristoranti, nelle enoteche e anche nei rifugi in quota si potranno sorseggiare le migliori etichette delle 45 cantine unite nel marchio “Trentodoc”. In abbinamento, sfiziosi stuzzichini a base di prodotti locali, ai piatti della tradizione o alle ricette dei due ristoranti stellati della Val di Fassa: Malga Panna (Moena) e L’Chimpl da Tamion (Vigo di Fassa).
Paolo Donei, chef e patron di Malga Panna, ci racconta perché è da sempre un grande sostenitore del vino della sua terra e un appassionato promotore di “Trentodoc sulle Dolomiti”.
Ci dice: “Abbiamo aderito a questa manifestazione fin dalla prima edizione, partendo dal presupposto che la piacevolezza che può dare una buona bollicina a tutto pasto difficilmente può essere eguagliata da un’altra tipologia di vino. Lo Champagne, lo spumante metodo classico e in particolar modo il Trentodoc sono vini molto trasversali, sempre più apprezzati nell’abbinamento con il cibo: ne esaltano le caratteristiche rinfrancando al contempo il palato”.
[one_half]”Mi piace sottolineare che le aziende aderenti al marchio “Trentodoc” esprimono un livello qualitativo mediamente molto elevato e rappresentativo delle nostre caratteristiche pedoclimatiche.
Non c’è che l’imbarazzo della scelta tra grandi classici e nuove realtà emergenti. A noi piacciono un po’ tutte, a tal punto da sposare in pieno la filosofia “Trentodoc”.
In occasione dell’evento di febbraio lo chef Donei ha pensato di ispirarsi al mondo dello sci, proponendo i calici di Trentodoc nei percorsi di due menu: “Tradizioni” e E-sperimenta”.
“Il primo menu – spiega il cuoco stellato – è come una pista blu, più facile da percorre e dedicato a chi vuole approcciarsi in modo soft a una nuova idea di cucina di montagna.
Il secondo lo vedo come una pista nera, fatta per chi ama osare e lanciarsi nella scoperta di sapori nuovi e abbinamenti insoliti creati apposta per stimolare i sensi e la mente.
In entrambi i casi ogni piatto, ogni singolo gusto è pensato per esaltare ed esaltarsi con le eleganti bollicine trentine”.[/one_half]
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Stefano Ghetta, l’altro chef stellato della Val di Fassa, nel delizioso ambiente del suo L Chimpl da Tamion, presenterà tre cene (venerdì, domani e sabato) dal tema “Bollicine Trentodoc sulla neve!”. In menu piatti sfiziosi sposati a grandi vini, come ad esempio gli gnocchi di mais bianco con anguilla affumicata, aglio nero e rafano da assaporare con il Trentodoc Paladino della cantina Revi.
Trentodoc sulle Dolomiti: locali, ristoranti e rifugi.
Non mancheranno gli aperitivi nelle piazze e nei locali, come quelli organizzati al Bar Faloria di Moena, al Winebar Enoteca Valentini di Canazei, a Le Giare di Pozza di Fassa (abbinato a una selezione di bocconcini dal tema “il mare sfizioso”), all’Albergo International di Canazei (con salumi e formaggi trentini) e al ristorante Rita Stube ancora a Canazei.
Per i pranzi e le cene a base di specialità locali si può fare riferimento ai ristoranti El Filò di Pozza, Della Villa Restaurant di Campitello, El Pael ed El Cianton di Canazei e La Montanara di Canazei (a cena).
Inoltre si potrà gustare l’abbinata tra i piatti e le bollicine trentine anche nelle baite in alta quota: al Rifugio Fuciade sul passo San Pellegrino (pranzo e cena) e a Baita Checco sul Ciampedie (solo pranzo).
Da provare anche l’abbinamento del Trentodoc con le pizze: in questo caso basterà fare rotta sulla pizzeria La Stua di Ladins a Canazei.
Perché ci piace “Trentodoc sulle Dolomiti”: perché è una una ghiotta occasione per assaggiare il vino di 45 diverse cantine in abbinamento alle delizie della cucina locale, il tutto nello splendido contesto della Val di Fassa.
Per informazioni:
Trentodoc sulle Dolomiti si svolgerà in Val di Fassa da giovedì 2 a domenica 5 febbraio 2017.
Tutte le informazioni sono reperibili sul sito ufficiale della Val di Fassa oppure rivolgendosi ai singoli locali.