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Dal rifugio Auronzo al rifugio Pian di Cengia, nel cuore del parco Naturale delle Tre Cime

Dal rifugio Auronzo al rifugio Pian di Cengia la passeggiata è piuttosto breve e poco impegnativa, ma accompagnata da uno scenario naturale di grande bellezza. Siamo nel cuore del Parco Naturale delle Tre Cime di Lavaredo, verso le Dolomiti di Sesto: una zona a dir poco meravigliosa, Patrimonio naturale dell’Umanità UNESCO.

Il rifugio Pian di Cengia, situato in una conca rocciosa a 2528 metri di quota, si trova proprio al confine tra la provincia di Bolzano e quella di Belluno. Per raggiungerlo, abbiamo scelto di proporvi un’escursione semplice che parte dal rifugio Auronzo, prosegue per il rifugio Lavaredo e si conclude al Pian di Cengia. Cammineremo circondati da un panorama incantevole, in cui spiccano gli inconfondibili profili dei Cadini di Misurina, le Tre Cime di Lavaredo, il Paterno e la Croda dei Toni.

Rifugio Pian di Cengia: come arrivare

Il percorso più facile è quello che parte dal rifugio Auronzo: fino a qui è possibile arrivare in auto, percorrendo la strada a pedaggio che sale alle Tre Cime di Lavaredo da Misurina e dal lago di Antorno.

Per gli escursionisti più allenati, suggeriamo un’alternativa: partire dal lago di Antorno e salire a piedi all’Auronzo, lungo il sentiero attrezzato Bonacossa.

  • Dal parcheggio del rifugio Auronzo si imbocca il sentiero 104, che porta verso il rifugio Lavaredo. Fin qui si cammina su una strada carrabile, pianeggiante, per nulla esposta, che può essere percorsa anche in mountain bike dai ciclisti con un po’ di esperienza.
  • Al rifugio Lavaredo si trova un bivio: a sinistra si va verso forcella Lavaredo e il rifugio Locatelli (il classico giro delle Tre Cime), a destra verso il rifugio Comici e il Pian di Cengia.
  • Al bivio, si segue quindi l’indicazione per il Pian di Cengia. Il sentiero qui si fa un po’ più stretto, ma pur sempre agevole, rimanendo pianeggiante o addirittura in discesa fino a raggiungere un bel lago alpino.
  • Il rifugio Pian di Cengia ancora non si vede, ma è qui vicino. Dopo il laghetto, il sentiero si inerpica per una salita a zig zag tra i sassi. Dopo, spiana leggermente, e si apre una radura in cui si trovano i segni di postazioni militari della prima guerra mondiale.
  • Infine, l’ultima salita: manca poco, e ormai si intuisce la posizione del rifugio Pian di Cengia.

Un panorama incantevole, l’abbraccio delle Dolomiti

Lungo il sentiero che ci porta dal rifugio Auronzo al Pian di Cengia, lo sguardo è libero di spaziare tra le Dolomiti Orientali. I Cadini di Misurina spariscono dalla vista dopo aver superato la biforcazione dopo il rifugio Lavaredo. Voltiamo lo sguardo alle nostre spalle, per ammirare il paesaggio, che ci regala la visione del gruppo del Paterno e qualche scorcio inedito sulle Tre Cime, da una prospettiva insolita. Davanti a noi, si staglia la mole imponente della Croda dei Toni.

Laghetto

Lungo il sentiero si incontra un piccolo laghetto alpino: il punto ideale per concedersi una sosta, approfittando di una panchina posizionata proprio sul bordo del lago. In estate, quest’area è particolarmente incantevole grazie alle fioriture rigogliose. Anche la fauna non è da meno: è facile scorgere le marmotte, o sentirne il fischio. In autunno, invece, il silenzio regna sovrano.

Dal Rifugio Auronzo al Pian di Cengia, in sintesi

Partenza: Rifugio Auronzo (2320 m) 
Punti di appoggio lungo il percorso: Rifugio Lavaredo (2344 m) 
Arrivo: Rifugio Pian di Cengia (2528 m)
Dislivello: 380 m di dislivello in salita 
Durata: circa 2 ore

Raccomandiamo di controllare sempre il percorso dell’escursione sulla mappa Tabacco di riferimento: cartina per escursionisti Dolomiti di Sesto 1:25.000

Rifugio Pian di Cengia: informazioni utili

Apertura: da metà giugno a inizio ottobre. Sito web: www.rifugiopiandicengia.it

Prudenza in montagna

⚠️ Raccomandiamo sempre la massima attenzione e la preparazione adeguata per affrontare con PRUDENZA ogni escursione. Rispettiamo tutti le raccomandazioni del Soccorso Alpino: prima di approcciarci ad un'uscita in montagna è fondamentale consultare i bollettini meteo e valanghe, studiare in modo approfondito le caratteristiche dell’itinerario sulla mappa escursionistica, valutare con consapevolezza il proprio livello di allenamento e utilizzare sempre equipaggiamento e attrezzatura adeguati. Prima di partire per un'escursione è bene informarsi presso gli uffici turistici locali e contattare i rifugi della zona per avere notizie aggiornate sulla percorribilità dei sentieri.

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